Stefano Tura (bravo ma non paragonabile a Donato Carrisi) nel suo ultimo thriller “Il principio del male” (Edizioni Piemme) con maturità ha trasfuso nella narrazione (anche se con qualche debolezza in alcuni suoi passaggi e con un eccesso di approccio ideologico) la propria esperienza giornalistica “di guerra” in Iraq, Sudan, Afghanistan e nell’ ex Jugoslavia , oltre che personale, come dimostra l’ambientazione del racconto fra Bologna (sua città natale) e Ipswich, vicino Londra, dove attualmente vive.Devo dire che la storia al cardiopalma rapisce il lettore che non molla la presa del libro finché non arriva all’ultima riga……….che lascia aperta la porta ad un altro romanzo e ad altro orrore.Omicidi truculenti di prostitute e poi di coppie di ragazzi e poi la scomparsa di bambini: chi è l’assassino o chi sono i feroci assassini? V’è in giro un serial killer? E dov’è il pedofilo? La politica c’entra qualche cosa?Chi può dirlo!
Fabrizio Giulimondi