Stadio Lanfranchi (Parma) - Connacht conserva la vetta della classifica battendo le Zebre a Parma al termine di una partita in cui si è giocato molto in attacco e in cui la fase difesnsiva delle due squadre non è stata quasi curata. Ha vinto la squadra migliore, un gruppo di giocatori che sotto la guida di Pat Lam ha imparato a diventare un camaleonte, adattando il proprio gioco a quello degli avversari e sfruttando ogni minima debolezza e disattenzione dell'avversario di turno. Per le Zebre la seconda sconfitta consecutiva arrivata con più di cinquanta punti subiti a referto fa suonare un campanello d'allarme, ma anche prima del fischio d'inizio i bianconeri sapevano che durante il 6 Nations sarebbe stata difficile.
Connacht parte meglio ma spreca subito una buona occasione per portarsi nei 22m italiani con Ronaldson che riesce a calciare l'ovale oltre la linea laterale quando sceglie la penal'touche; il centro si rifa' nell'azione successiva, portando dalla piazzola avanti i suoi.
Healy non riesce per due volte ad involarsi sulla fascia sinistra ma dopo soli sette minuti di gioco si capisce che Connacht e' davvero sceso a Parma con il piglio giusto per cercare di indirizzare la partita a suo favore.
Un cross kick intelligente di Haimona, pero', innesca una bella azione sulla fascia destra d'attacco per le Zebre, trovando il sostegno di Toniolatti che crea scompiglio nella difesa irlandese che riesce comunque a disinnescare il pericolo. Le Zebre non mollano la presa e, complice prima un brutto errore di handling irlandese, poi una punizione, riescono a rimanere nei 22m avversari trovando il piazzato del pareggio con Haimona.
Il piazzato subito da' la scossa agli irlandesi che, nell'azione successiva, vanno in meta con l'ala Healy dopo che i suoi compagni erano riusciti a riconquistare l'ovale con un'ottima contro-ruck sulla meta' campo. Ricevuto il pallone sulla sinistra dopo tre passaggi veloci in orizzontale, Healy mette il turbo e brucia Toniolatti prima di prendere l'interno di Muliaina e andare in meta sotto ai pali, rendendo la vita facile a Ronaldson con la trasformazione.
Le Zebre accorciano le distanze con un altro piazzato di Haimona, ma Connacht va ancora in meta con Marmion che batte veloce una punizione conquistata sui 5m avversari dopo un'azione multifase che ha messo in luce qualche limite difensivo della franchigia italiana.
Ronaldson trasforma ancora, allungando il vantaggio irlandese oltre il break per la prima volta nel match; gli italiani provano a riportarsi sotto ma dopo qualche fase giocata nei 22m avversari e un paio di buone piattaforme sprecate, regalano una punizione al breakdown che vanifica gli sforzi fatti.
Connacht continua ad essere molto aggressivo nei punti d'incontro, guadagnando un altro turnover prima che van Schalkwyk legga benissimo il 'giochino' in velocita' tra McKeon e Marmion, anticipando quest'ultimo sul passaggio del compagno.
Alla mezz'ora il pack italiano guadagna la prima punizione in chiusa e le Zebre scelgono la penal'touche; gli italiani riescono a mantenere il possesso dell'ovale attraverso le fasi, poco prima che il direttore di gara, Conway, ricorra al TMO per una possibile meta. Le immagini negano la marcatura alle Zebre e si riparte con una mischioa sui 5m da cui pero', per poco, non parte il contrattacco irlandese dopo qualche fase per un brutto errore nell'ultimo passaggio.
La spinta delle Zebre non si esaurisce e al 37′ gli italiani trovano il meritato premio con la meta del flanker Meyer, che va oltre la linea di prepotenza a chiudere un'azione nata da un errore in touche di Connacht. Haimona trasforma, fissando il risultato sul 13-17 con cui si va a riposo - con Marmion che calcia fuori per evitare ulteriori spiacevoli sorprese, dal momento che le Zebre avevano preso fiducia e stavano diventando sempre piu' pericolose.
L'impressione generale, dopo un primo tempo piuttosto equilibrato, e' che se Connacht riuscisse ad alzare il ritmo, manderebbe in netta difficolta' le Zebre, apparse quadrate con l'ovale in mano ma piuttosto incerte in fase difensiva.
Gli irlandesi, infatti, partono subito in attacco e, dopo aver sprecato un piazzato con Ronaldson - che spedisce l'ovale sul palo - trovano la terza meta con Healy che sfrutta al meglio il buco creato dal break di MacGinty.
La ripresa inizia col botto, perche' dopo due minuti e' Haimona ad andare in meta di prepotenza approfittando dell'intelligente riciclo profondo di Burgess sui 5m avversari. Nell'azione della meta resta a terra costretto a lasciare il campo in barella. Il gioco riprende dopo qualche minuto di pausa con la trasformazione di Haimona e con la quarta meta di Connacht, che arriva grazie al furbo grubber di MacGinty che innesca lo scatto di Healy. La difesa italiana si fa infilare colpevolmente e l'ala puo' volare indisturbato verso il suo hat-trick.
Ronaldson trasforma sigillando il punto di bonus offensivo per gli irlandesi ed evidenziando ancora una volta i problemi difensivi degli italiani; la gara, pero', si riapre improvvisamente quando Van Schalkwyk si avventa su un passaggio scellerato di Bundee Aki e si fa quasi sessanta metri di corsa - inseguito solo da Healy - prima di andare in tuffo sotto i pali irlandesi. Haimona trasforma e riduce lo svantaggio delle Zebre ancora a quattro punti.
Connacht non ci sta e quattro minuti dopo va ancora in meta con l'ala Adeolokun che servito da un bel passaggio lungo di MacGinty - che trasforma da posizione angolata - va in meta all'altezza della bandierina sul lato destro d'attacco.
Nell'ultimo quarto di gara sono ormai saltati tutti i gia' fragili equilibri e le due squadre pensano solo a contrattaccare quando riescono ad entrare in possesso dell'ovale; Connacht, pero', mantiene la testa fredda e prima sceglie di piazzare un fuorigioco bianconero, poi trova la sesta meta ancora con l'ala Adeolokun e ancora al largo. MacGinty trova ancora i pali chiudendo di fatto il discorso-vittoria.
La gara non e' ancora finita, perche' Ruzza va in meta sotto ai pali a chiudere un'azione in cui la difesa di Connacht ha chiaramente mostrato di essere ormai negli spogliatoi e che regala alle Zebre la soddisfazione del bonus difensivo. Nonostante il risultato non sia più in discussione, MacGinty sceglie di calciare tra i pali l'ultima punizione della gara, fissando il risultato sul 34-51 con cui si chiude la gara.
Zebre Rugby 34
Connacht Rugby 51
Score: 4′ Ronaldson cp (0-3), 13′ Haimona cp (3-3), 16′ Healy m Ronaldson tr (3-10), 20′ Haimona cp (6-10), 21′ Marmion m Ronaldson tr (6-17), 38′ Meyer m Haimona tr (13-17); 43′ Healy m Ronaldson tr (13-24), 45′ Haimona m Haimona tr (20-24), 48′ Healy m Ronaldson tr (20-31), 54′ Van Schalkwyk m Haimona tr (27-31), 58′ Adeolokun m MacGinty tr (27-38), 64′ MacGinty cp (27-41), 65′ Adeolokun m MacGinty tr (27-48), 69′ Ruzza m Haimona tr (34-48), 73′ MacGinty tr (34-51).
Zebre Rugby: 15 Mils Muliaina 14 Giulio Toniolatti 13 Giulio Bisegni 12 Matteo Pratichetti 11 Kayle Van Zyl 10 Kelly Haimona 9 Luke Burgess 1 Bruno Postiglioni 2 Oliviero Fabiani 3 Dario Chistolini 4 Gideon Koegelenberg 5 Marco Bortolami (C) 6 Enmiliano Caffini 7 Johan Meyer 8 Andries Van Schalkwyk
Panchina: 16 Emiliano Coria 17 Andrea De Marchi 18 Pietro Ceccarelli 19 Federico Ruzza 20 Filippo Cristiano 21 Matteo Panunzi 22 Ulrich Beyers 23 Tommaso Boni
Connacht Rugby: 15 Tiernan O'Halloran 14 Niyi Adeolokun 13 Bundee Aki 12 Craig Ronaldson 11 Matt Healy 10 AJ MacGinty 9 Kieran Marmion 1 Denis Buckley 2 Tom McCartney 3 Finlay Bealham 4 Ben Marshall 5 Aly Muldowney 6 John Muldoon (C) 7 Jake Heenan 8 Eoin McKeon
Panchina: 16 Dave Heffernan 17 Ronan Loughney 18 Rodney Ah You 19 George Naoupu 20 Eoghan Masterson 21 Caolin Blade 22 Peter Robb 23 Danie Poolman
HT: 13-17
Note: cielo sereno, vento assente, campo perfetto. Presente sugli spalti la squadra della NUI Galway che domani sfiderà Noceto Rugby in un torneo giovanile.
Man of the match: Matt Healy (Connacht Rugby)
Spettatori: 1500 circa
Arbitro: Gary Conway (IRFU)