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Il problema della Metro C è in superficie, non sottoterra. Lo schifo dell'arredo urbano fuori dalle stazioni: il caos resterà intatto, come se la metro non ci fosse mai stata
Creato il 07 dicembre 2014 da RomafaschifoUna città progettata male, gestita male, invivibile, perfetto habitat per i prepotenti e i violenti i quali non trovano nessun ostacolo alla loro azione quotidiana. Questa è la Roma che ci lasciano in eredità decenni di malapolitica e di malaffare come sta emergendo in questi giorni. Ma questa è anche la Roma che stiamo apparecchiando per i nostri figli. Vedere progetti datati 2014 che hanno gli stessi vizi dei progetti datati 1994 o 1984 è una cosa terribile perché dà il preciso senso di una speranza che non esiste.
Fuori dalle stazioni della Metro C, ad esempio, stiamo allestendo delle strade e delle piazze orrende, totalmente sbagliate. Dove si replica l'attitudine tutta romana a scazzare appositamente le misure e le sezioni delle carreggiate per lasciare spazio alla sosta selvaggia. Una cosa para-illegale, che non si fa da nessuna altra parte del mondo. Gli esterni della stazione di Piazza Roberto Malatesta, ad esempio, sono tutti errati, le sezioni stradali sono assurde e alimentano caos, malasosta, inquinamento. La piazza sarà più brutta di prima e nessun disincentivo, nonostante la metropolitana, ci sarà a chi vuole andarsi a prende er cappuccio parcheggiando ovviamente "solo nattimo" in seconda fila. Tanto "nun do fastidio a nisuno" e le abitudini di sempre si perpetrano per sempre. Non cambiano mai. E' la Mafia Capitale che sta dentro ognuno di noi: chi progetta la città lavora affinché questa mentalità non ci lasci mai, ci consumi e ci corroda per sempre.
Le strade a Roma si rifanno in senso di manutenzione straordinaria una volta ogni 40 anni. Sbagliare oggi le sistemazioni superficiali della Metro C significa condannare la città al caos fino al 2060. Perché? Chi lo ha deciso?
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