- DECIDI PERCHÈ VUOI SCRIVERE E PER CHI.
In sostanza la lista elenca diversi momenti aventi più punti. Il primo è PRIMA DI SCRIVERE, che raccoglie i punti qui sopra, mettendo al primo posto "decidi perché vuoi scrivere e per chi". Ora, voi potreste dirmi che la maggior parte delle persone non decide perché scrivere, ma decide di cosa vuole scrivere. Io vi risponderò, invece, che inconsciamente lo scrittore decide perché vuole scrivere e, di conseguenza, il pubblico di riferimento della sua storia (a grandi linee tutti possono immaginare che, decidendo di scrivere un horror, il pubblico di riferimento sarà composto in buona parte da appassionati del genere). Le motivazioni dello scrittore medio variano dal "voglio raccontare una storia", "voglio che sia qualcosa che rimanga nel cuore delle persone", per arrivare fino al più schietto "voglio scrivere anche io il mio racconto su Bella ed Edward, cambiando i nomi, ovviamente!". Abbiamo scrittori di tutti i tipi, miei cari lettori, che vanno da quelli più virtuosi a quelli più fanatici. Ma bisogna discriminarli o scegliere una categoria migliore dell'altra? Non credo. Piuttosto vi citerei le parole di Stephen King, nella prefazione dell'edizione rivista de L'Ultimo Cavaliere (parlerò di questo libro nei prossimi giorni), che penso possano spiegare tanto e con cui concordo in pieno:
"Nel 1967 non sapevo che genere di storia sarebbe stata la mia, ma non era importante; confidavo di capirlo quando l'avessi incrociata per la strada. Avevo diciannove anni ed ero presuntuoso. Di certo presuntuoso abbastanza da credere di poter concedere un po' di tempo alla mia musa e al mio capolavoro (perché ero certo che sarebbe stato un capolavoro)."
(...)
"Io credo che ci siano due tipi di romanzieri, nei quali è incluso quell'abbozzo che ero io nel 1970. Quelli inclini all'aspetto più letterario o <<serio>> esaminano ogni possibile soggetto alla luce di questo interrogativo: che significato può avere per me scrivere questa storia? Quelli il cui destino è di scrivere anche romanzi popolari si porranno prevalentemente una domanda molto diversa: che cosa può significare per gli altri che io scriva questa storia? Il romanziere <<serio>> cerca risposte e interpretazioni per sé, il romanziere <<popolare>> cerca un pubblico. Entrambi sono egualmente egoisti."
- SCEGLI L'ARGOMENTO
Scegli l'argomento!
A questo punto scegliere l'argomento sarà già avvenuto o sarà sul punto di avvenire. Attenzione: non confondete "scegliere l'argomento" con l'idea generale di cosa si voglia scrivere e perché. Penso sia implicito scegliere un macro-argomento quando si sceglie di scrivere: in qualche modo, la storia che vogliamo raccontare sarà là, dobbiamo solo togliere il velo che la ricopre e capire con esattezza di cosa parli. Ed è qua che interviene lo scegliere l'argomento. Togliamo il velo alla storia e capiamo di cosa vogliamo parlare, con precisione. Stiamo scrivendo un romanzo contemporaneo? Stiamo scrivendo un noir? Un fantasy? Capiamo di cosa vogliamo davvero parlare e tutto ci sarà più chiaro, sia essendo scrittori <<seri>> che <<popolari>>. Mi è capitato più volte di avere a che fare con persone che sapessero di voler raccontare una certa storia, ma non capissero cosa fosse; un fantasy? Un romance? Una favola per bambini? Qualcosa di più adulto? I punti per ora citati sono consequenziali e non occupano molto, ma sono i più problematici: se non vengono affrontati di petto, spesso la storia potrebbe perdere qualcosa nella stesura, soprattutto se affiancati ai punti che seguono...- RACCOGLI LE IDEE
Quanto può essere difficile raccogliere le idee? Non avete idea (LOL) o, se l'avete, sarete d'accordo con me. La difficoltà la trova soprattutto chi sa già di cosa scrivere ma non sa come scriverlo, o chi cerca di riscrivere qualcosa dandole un tocco di classe (sono sempre un po' scettica con quest'ultimi). Btw, siamo qui per sottolineare l'importanza della raccolta idee, giusto? Oh, scrittore! Non prendere in mano quella penna se non hai già più pensieri su cosa la tua mente perversa dovrà partorire, altrimenti ne uscirà fuori un mostro senza faccia, qualcosa che neppure tu sarai capace di capire fino in fondo! Per quanto mi riguarda, se non c'è la raccolta di idee, non c'è la storia. Se non si hanno idee da mettere su carta o su schermo, non c'è nulla - c'è solo fumo, un'immagine sfocata a cui vorremo dar vita ma... beh, non possiamo vederla nei dettagli.
- ORGANIZZA LE IDEE
Come con la Storia, anche la mia narrazione la richiede.
*** Questo è il primo intervento dedicato alla Scrittura. Avete dubbi, appunti, interventi che volete fare? La sezione commenti serve a questo! Fatemi sapere cosa ne pensate di questa serie di post. La prossima volta parleremo del momento della "prima stesura"! Se ci saranno modifiche, lo saprete quando verrà pubblicato :)