Fin da quando, lo scorso anno, Intel aveva introdotto l’architettura Sandy Bridge, era trapelata la notizia che in un secondo momento sarebbe stata messa sul mercato una seconda serie di processori,
indirizzata in particolare all’utenza che cercasse le prestazioni più elevate in assoluto: i Sandy Bridge di prima generazione, infatti, sono realizzati per il mercato mainstream e hanno saputo offrire prestazioni comunque molto elevate ma incapaci di oltrepassare i livelli di performance offerti dalle ormai vetuste soluzioni basate sul chipset X58 e sui processori Gulftown Core i7-970, 980X e 990X.
Il nuovissimo Core i7-3960X Extreme Edition, che rappresenta il top di gamma della nuova serie di processori Sandy Bridge-E (la E sta per Extreme); questa Cpu dispone di sei core fisici, raddoppiati tramite Hyper-Threading, con una frequenza di clock base pari a 3,3 GHz.
A seconda del carico, grazie alla tecnologia Intel Turbo Boost sarà possibile incrementare la velocità fino a 3,9 GHz, in maniera completamente automatica e trasparente per l’utente.
Dal punto di vista dell’architettura, il nuovo processore somiglia molto ai Sandy Bridge di prima generazione, anche se include la bellezza di otto core fisici e una notevole quantità di memoria cache (ben 15 Mb nel modello in prova).
Tra le novità spicca anche la presenza di un controller di memoria a quattro canali, che porta a ben otto gli slot Dimm utilizzabili, mentre è stata eliminata la sezione grafica integrata: la scelta è sicuramente logica se si considera il target di questa piattaforma, indirizzata alla realizzazione di sistemi che includeranno almeno una scheda video discreta, ma d’altro canto l’assenza della Gpu ha reso inutilizzabile la tecnologia Quick Sync Video, che permetteva l’assistenza hardware alle operazioni di codifica audio/video.
Il prezzo si aggira sui 900€ ..!!!
Una valida alternativa della intel, secondo me, è Intel Core i7-2600K (prezzo sui 250€)