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Il prof Antonio Zichichi e “Galilei Divin Uomo”

Creato il 11 dicembre 2013 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali

untitleddi Ivana Vaccaroni. Il libro Galilei-Divin Uomo di Antonio Zichichi apre una prospettiva nuova nell’interpretazione dell’opera di un uomo che, finora, è sempre stato considerato il padre della scienza moderna, ma con un ruolo decisamente distaccato, anzi opposto e fermamente contrario alle regole della Chiesa cattolica.

Ordinario di Fisica Superiore all’Università di Bologna, il professore che ha ricevuto lauree honoris causa e riconoscimenti  scientifici in molte nazioni, europee e non, nel 2001 ha ottenuto pure il Premio “Enrico Fermi” per la sua scoperta dell’antimateria nucleare. E’ autore di oltre cinquecento lavori scientifici e ha scritto numerosi libri tra cui, appunto, l’opera in cui si occupa di Galilei, uomo che ha dato origine alla scienza moderna. Zichichi ne ricerca il rapporto con la fede, domandandosi se l’opera dello scienziato sia tuttora attuale, utile o addirittura indispensabile per affrontare le emergenze planetarie.

Questi sono gli scopi dell’autore e ciò che egli si prefigge di dimostrare, modificando allo stesso tempo l’opinione su una figura descritta e considerata in modo a volte non obbiettivo, parziale.

La riscoperta di Galilei parte dal concetto che fu un uomo di chiesa a definirlo “Divin Uomo” e il suo atto di fede nel Creatore lo portò a scoprire la Scienza, la quale ci conduce sulle tracce del “Grande Disegno” e della “Logica del Creato”, concetti che sono la prova della potenza divina le cui impronte sono da ricercarsi nelle pietre. L’applicazione della Scienza a fin di bene ne ha reso indispensabile il ruolo, costituendone la continuità con l’opera della Creazione (G. Paolo II).

C’ è chi, al contrario, afferma che la scienza sia, invece, la causa dei disastri del nostro pianeta mentre è il suo errato utilizzo a provocarli. E’ grazie a Galilei che possiamo continuare a vivere e far vivere quei sei miliardi di persone che popolano l’universo, creando le migliori condizioni di vita. Egli infatti, con le sue scoperte e le applicazioni del metodo scientifico a tali invenzioni ha permesso all’umanità un progresso costante e infinito che durerà, quindi, anche quando, ad esempio, il sole si spegnerà( non prima di cinque miliardi di anni, comunque).

La Bibbia era peraltro da lui molto ben conosciuta, scritta usando non la lingua matematica ma la parola di Dio. Tale lingua doveva essere adoperata per la Logica del Creato, le cui impronte il Divin Uomo voleva cercare sulla terra. E noi uomini, unici depositari della ragione, ci serviamo di essa per scoprire il Linguaggio, la Logica, la Scienza. “Vorrai tu dir d’immaginarti cose maggiori di quelle che Dio possa operare? Ma se non le comprendi perché vuoi apportar giudizio delle cose da te non capite? ( G. Galilei-OpereVII,394)”.

Galilei è noto per l’ “Eppur si muove” mentre dovrebbe esserlo, per il prof. Zichichi, per l’ “Eppur credeva”. Ed è Dio, quindi, Colui al quale dovrebbero essere poste tutte le domande, perché è quello che ha le giuste risposte. Tali risposte sono nel Libro della natura “ da sempre aperto e da nessuno mai letto”. Di conseguenza è la Divina Provvidenza a reggere le sorti del mondo, non i potenti.

E per scoprire la Scienza non basta la Ragione, ci vuole anche la Fede: “Esse sono entrambe doni di Dio”.(G. Paolo II). Il mondo è opera di Dio, come la Bibbia. E la Scrittura è il mezzo che ci rende partecipi di tutto ciò. “ Se io domanderò … di chi siano opera il sole, la luna, la terra, le stelle, le loro disposizioni e movimenti, penso che mi risponderà essere fatture di Dio; e domandato di chi sia dettatura la  Scrittura Sacra, so che risponderà essere dello Spirito Santo, cioè parimente di Dio.

Il mondo dunque son le opere, e la Scrittura son le parole, del medesimo Dio.” (G. Galilei, Opere XV, 24).

Non si creda, però, ingenuamente, che scoprire una verità scientifica sia un processo semplice o rapido: sono molti gli insuccessi ed è stranamente facile ingannarsi.

Con questo libro il prof. Zichichi vuole dunque dimostrare che dobbiamo a Galilei le prime impronte fondamentali del Creatore “incise nella materia-volgare”: pietre, spaghi, legna. E questo, secondo lui, fu il suo merito, quello cioè di un uomo di Fede che pose “ Umiltà, Rigore e Riproducibilità” come basi del suo insegnamento.

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Galilei Divin Uomo di Antonino Zichichi

  • Titolo: Galilei divin uomo
  • Autore: Antonino Zichichi
  • Editore: Il Saggiatore
  • Collana: Nuovi saggi
  • Data di Pubblicazione: 2001
  • ISBN: 8842809438
  • ISBN-13: 9788842809432
  • Pagine: 566

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