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Il Prof. della vita.

Creato il 09 settembre 2014 da Scurapina

LaRepubblica invita i lettori a raccontare la loro storia di studenti e a segnalare gli insegnanti che hanno cambiato la loro vita.

E’ inevitabile che, quando tira aria di inizio dell’anno scolastico,  il “mondo” scopra (o riscopra) la classe docente che nell’immaginario collettivo spazia dalla maestrina dalla penna rossa (di un tempo) ai fannulloni inemendabili (di oggi).

Certo pochi di noi hanno incontrato nella loro vita di studenti un professor Keating, ma molti ricordano con affetto e riconoscenza chi li ha accompagnati nel loro percorso di crescita umana e intellettuale.

Personalmente devo ringraziare soprattutto cinque insegnanti che, in diversi momenti della mia vita, hanno svolto un ruolo fondamentale: non li citerò per nome, anche perchè i loro nomi sono incisi nel mio cuore e nella mia mente e lì mi sembra giusto che restino.

Prima di tutto ricordo la mia maestra, dolcissima e severa, sempre vestita con un camice verde dal quale spuntava un elegantissimo filo di perle, che mi ha preso per mano (forse solo metaforicamente), piccola e un po’ spaventata, nel grande androne della mia scuola di Milano e mi ha guidato con ferma indulgenza per cinque anni, insegnandomi la voglia di imparare.

Viene poi la mia prof. di Lettere delle medie,  che ha dedicato tutte le sue energie ai suoi allievi e mi ha spalancato le porte dell’amore per la lettura, per la scrittura e per la storia.

Al liceo ho avuto due insegnanti diversissimi: quello di Italiano, anziano, coltissimo, appassionato e quello di Latino e Greco, giovanissimo, ma innamorato del mondo antico e della cultura greca e latina.

E’ a loro che devo la mia vocazione di insegnante.

Infine ho incontrato all’università una docente di letteratura latina che mi ha seguito nel lavoro della tesi con competenza, attenzione e condivisione.

Se oggi sono un’insegnante lo devo ai “buoni maestri” che mi hanno indicato la via lasciando che fossi io a scegliere come percorrerla.

Milano

 


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