Il Prof. Garattini difende il vaccino contro il morbillo o il suo articolo è un falso?

Creato il 03 giugno 2015 da Informasalus @informasalus

Nell'attuale campagna pubblicitaria per propagandare la bontà della vaccinazione antimorbillosa (con il vaccino trivalente MPR contro Morbillo-Parotite-Rosolia) e anche per negare la relazione causale o concausale tra questo vaccino e il disturbo dello spettro autistico, in questi ultimi giorni hanno fatto scendere in campo anche lo stesso Prof. Garattini attraverso il mensile BenEssere (giugno 2015, pag. 51).
Nel ‘suo' articolo, Garattini, che da molti anni è Direttore dell'Istituto “Mario Negri” di Milano, si sbilancia addirittura in affermazioni molto insolite per un illustre farmacologo come lui.
Riporto alcuni passi che hanno attirato la mia attenzione e per ognuno di questi riporto il mio commento:
1 - “[In Italia] Nel 2013 i casi sono stati oltre 2.000, nel 2014 oltre 1.600 …”. Quindi, dato che i casi di morbillo sono in calo in Italia, non capisco perché il Professore non sia contento e perché abbia intitolato il suo articolo “No al vaccino? E ritorna il morbillo”. Infatti, risulta molto insolito il fatto che ci si preoccupi che la frequenza della vaccinazione antimorbillo stia calando tra la popolazione italiana (è un vaccino non obbligatorio ma fortemente raccomandato dal Ministero e dai Servizi Vaccinali territoriali), dato che anche i casi di morbillo sono in diminuzione.

2 - “La tendenza a diminuire la copertura vaccinale potrebbe indurre la ricomparsa di malattie che sembravano ormai quasi scomparse”. Un Professore di Farmacologia ricco di conoscenza e di esperienza come il Prof. Garattini dovrebbe sapere che la copertura vaccinale c'entra molto relativamente con il ritorno delle epidemie del passato dato che, ad esempio:
- In Italia il titolo anticorpale della difterite è assente in più del 40% degli adulti, ma non ci sono casi di difterite né tra gli adulti né tra i bambini e l'ultimo caso di difterite denunciato nel nostro Paese risale al 1991.
- L'Austria ha coperture vaccinali complessive del 76-83% e l'Ucraina addirittura poco più del 50%, ma non hanno epidemie di difterite, polio, epatite …. e ovviamente neppure casi di tetano pediatrico (1)!
- L'OMS ha pubblicato uno studio in cui ha dimostrato che per 4 anni di seguito, dal 1995 al 1998, ci sono state varie esplosioni di peste bubbonica che hanno infettato alcune migliaia di persone sulle coste del Madagascar (2). Infatti, la peste rimane ancora endemica in molte aree rurali e semi-rurali del mondo. Dal 1978 al 1992 sono stati segnalati ufficialmente 14.856 casi di peste con 1.451 decessi da parte di 21 Paesi del mondo (compresi gli USA), ma nonostante questo nessuno teme un'endemia di peste o comunque un'estensione di questi casi, perché è la convivenza con i topi che permette l'estensione di questa patologia.

3 - “Per quale ragione non ci si vaccina? Perché molti genitori pensano che il vaccino sia tossico”. É molto strano che un farmacologo definisca un vaccino “tossico”, perché il principale parametro per determinare la tossicità di una sostanza è la dose, ma il vero pericolo dei vaccini è di tipo immunologico e scarsamente dose-dipendente. La tossicità vaccinale potrebbe essere imputabile alle sostanze “tossiche” contenute nelle fiale vaccinali e cioè ai metalli, agli antibiotici o altri disinfettanti, agli adiuvanti, alle proteine eterologhe, alle nanoparticelle, ecc. (3), ma non certo agli antigeni vaccinali di per se stessi. Pertanto. È molto insolito e improprio questo linguaggio usato dal Professore
4 - “È vero che ... il vaccino può dare disturbi, ma … si tratta di eventualità rarissime e spesso, come nel caso delle risposte allergiche, prevenibili”. Ovviamente un Farmacologo slegato dagli interessi economici dell'Industria Farmaceutica, quale Garattini è, sa bene che le reazioni avverse dei vaccini sono tutt'altro che rarissime, mentre è vero che sono rarissime le loro segnalazioni, sia perché i medici non sono istruiti a riconoscerle, sia perché sembra vengano negate in ogni modo e in tutte le sedi sanitarie e giuridiche. Ad esempio, tutti dicono che il vaccino contro il Papillomavirus (HPV) è totalmente innocuo, però se si fa una ricerca sulla banca dati del famoso Vaccine Adverse Events Reporting System (VAERS) americano (4), che è sotto il controllo dei Centers for Disease Prevention and Control (CDC) e della Food and Drug Administration (FDA) americana e che è stato creato per raggruppare tutte le segnalazioni di effetti indesiderati da vaccini commercializzati negli USA, se si seleziona il vaccino HPV (in vaccine types) e la reazione avversa grave (morte), si trovano 227 casi mortali. Se invece facciamo la ricerca sulla stessa banca dati del VAERS per il nostro vaccino trivalente MPR contro Morbillo-Parotite-Rosolia, troviamo ben 386 casi mortali.
Infatti, il meccanismo di controllo della vaccinosorveglianza, specialmente per quanto riguarda il nostro Paese, è molto impreciso e spesso inaffidabile, perché i medici non indagano le condizioni del bambino nel periodo post-vaccinale, perché i genitori non sanno collegare le patologie post-vaccinali alla vaccinazione eseguita (se le prime non sono state eccezionalmente precoci, invalidanti e/o violente) e, anche nel caso sospettino questo legame, perché vengono quasi sempre contraddetti nelle loro supposizioni e scoraggiati nelle loro iniziative di rivalsa (specie durante il percorso giuridico) dai medici del Servizio Sanitario Nazionale (5).
5 - “Gli oppositori lamentano la presenza di sali di alluminio nei vaccini. In realtà la maggior parte non ne contiene più”. Questa affermazione mi stupisce veramente! O il Prof. Garattini sta ‘perdendo punti' oppure c'è qualcosa che non quadra. Forse intendeva parlare del mercurio vaccinale che ora è presente solo in alcuni vaccini antinfluenzali, nel vaccino contro l'antiemofilo B e in alcuni vaccini antiepatite A. L'alluminio, invece, è presente invece come idrossido o come sale fosfato in quasi tutti i vaccini, sia singoli che composti (ad eccezione del vaccino MPR, antitifico, antivaricella, antipoliomielitico e pochi altri) (6). Dato che questi dati sono tanto noti in ambito medico quanto di dominio pubblico, mi rifiuto di credere che la suddetta affermazione sia stata fatta dal Professor Garattini!
6 - “Inoltre, le quantità di alluminio sono trascurabili rispetto a quelle che si assumono attraverso l'alimentazione nel corso della vita”. Con queste parole il Professore ha veramente superato ogni limite di decenza farmacologica!! Anche un non medico sa che ciò che si inietta per via parenterale (in questo caso l'alluminio contenuto nei vaccini) è enormemente più tossico di ciò che si assume per bocca (alluminio contenuto nel cibo) e questo semplicemente perché l'ago supera le fisiologiche barriere selettive protettive che il nostro corpo innalza alle sostanze che provengono dall'esterno. Mi sorge allora il dubbio che il Prof. Garattini sia stato intervistato mentre era sottoposto ad una seduta ipnotica o mentre era affetto da una grave ipertermia!

7 - “Un'altra ragione degli oppositori è la convinzione che le vaccinazioni causino disturbi di comportamento, come, ad esempio, sindromi autistiche. Niente di più falso, come dimostrato dal fatto che I'autore di questi studi, Andrew Wakefield, ha dovuto ritirare tutti i suoi lavori scientifici ed è stato condannato per aver diffuso informazioni dannose per la salute pubblica”. Anche qui il Professore mi stupisce ampiamente. Sappiamo che tutti i vaccini possono causare anche disturbi neurologici e sappiamo che questi possono complicarsi pure con disturbi comportamentali, come quelli che possono seguire le encefaliti, encefalopatie e convulsioni, per non parlare dei casi di panencefalite sclerosante subacuta (SSPE) e di molte altre patologie tutt'altro che rare e che si possono trovare in letteratura (6). Inoltre, sappiamo che il Dr. Wakefield non è certo l'autore di tutti gli studi che collegano il vaccino antimorbilloso con l'autismo, ma solo l'autore di alcuni studi e non certamente dei primi. Poi, Wakefield, che ha pubblicato centinaia di studi scientifici, non ha certamente “dovuto ritirare tutti i suoi lavori scientifici” come sembra affermare il Professore, perché lui non ha ritratto nulla ed è infatti sempre più convinta della suddetta relazione. È stato l'Editore della rivista (The Lancet) che ha ritirato la pubblicazione di uno studio di Wakefield (7).
Infine, Wakefield non è stato condannato “per aver diffuso informazioni dannose per la salute pubblica”, affermazione molto approssimativa e difficilmente pronunciabile da un farmacologo, ma perché erano emerse delle presunte (e discutibili) scorrettezze nell'esecuzione della sua ricerca. In un interessante e ben documentato articolo scritto dal Dr. Carlo Alessandria (8), si legge anche che:
- “Nel 2009 James Murdoch (figlio del magnate Rupert Murdock proprietario di molte testate giornalistiche e televisioni), alto dirigente di una società che possiede anche il The Sunday Times (il giornale in cui lavorava Brian Deer e cioè il giornalista che ha procurato le ‘prove' contro Wakefield), entra nel consiglio di amministrazione di GlaxoSmithKline, ovvero una delle Case Farmaceutiche (peraltro britannica) produttrici del vaccino incriminato dallo studio di Wakefield. È proprio nel 2009 che il giornalista Brian Deer affonda il colpo, pubblicando sul suddetto giornale una serie di articoli in cui accusa Wakefield di aver manipolato i dati dello studio.
- Il Dr. Wakefield venne anche condannato in primo grado dalla giustizia britannica. I genitori dei bambini da lui curati non furono ammessi a testimoniare a suo favore nel corso del dibattimento. Il magistrato responsabile di tale condotta fu Sir Nigel Davis, il cui fratello, Sir Crispin Davis, era sia membro del consiglio direttivo di Elsevier (gruppo editoriale a cui fa capo The Lancet, cioè la rivista che ha prima pubblicato e poi ritirato lo studio di Wakefield) sia membro del consiglio di amministrazione di GlaxoSmithKline, proprio come James Murdoch”.
8 - “Se non si vuole tornare alle pestilenze …”. Questo punto lo abbiamo già commentato e mi stupisco veramente che sia “farina del sacco” del Prof. Garattini.
In conclusione …

Sono troppe le incongruenze, le inesattezze e anche gli errori grossolani che l'illustre Prof. Garattini avrebbe commesso scrivendo il suddetto articoletto per la Rivista BenEssere. Pertanto, o mi si dimostra che il Professore sta perdendo le sue facoltà intellettuali (evenienza che mi rifiuto di credere e che pertanto escluderei in partenza), oppure mi permetto di dubitare che l'articolo che porta il suo nome sia stato scritto da lui. Forse c'è stato un banale fraintendimento; forse l'ha scritto qualcuno che lavora nel suo Istituto, ma che conosce molto male l'argomento vaccinale; forse la Rivista BenEssere ha capito male il nome dell'Autore, o chissà cos'altro è accaduto … In ogni caso non credo proprio che l'illustre Prof. Garattini possa fare affermazioni come quelle e non credo neppure che le pensi.
Però è vero che in questi ultimi mesi sembra si cerchi ogni appiglio (talvolta anche arrampicandosi sugli specchi) per far passare i vaccini pediatrici come strumenti assolutamente necessari nella nostra realtà attuale di Paese moderno e industrializzato, mentre la vera Medicina Moderna e la Medicina del Futuro non potranno mai essere basate su una terapia preventiva o curativa di massa, perché sappiamo bene che ogni persona ha una realtà personale, familiare e sociale diversa da quella delle altre persone e quindi anche la sua terapia deve essere personalizzata in modo da svilupparne al massimo i benefici e ridurne al minimo i danni.

Bibliografia

1) Http://apps.who.int/immunization_monitoring/globalsummary.
2)
Boisier P. et al. Epidemiologic features of four successive annual outbreaks of Bubonic Plague in Mahajanga, Madagascar. Emerg. Infect. Dis. 2002; 8 (3): 311-316.
3) Gava R. Le Vaccinazioni di Massa. Prevenzione, Diagnosi e Terapia dei danni. Edizioni Salus Infirmorum, Padova, 2013.
4) Http://www.Medalerts.Org/Vaersdb/Index.Php.
5) Cfr. le 11 testimonianze alla fine del seguente libro: Gava R. Le Vaccinazioni di Massa. Prevenzione, Diagnosi e Terapia dei danni. Edizioni Salus Infirmorum, Padova, 1a ed., 2013.
6) Gava R. Le Vaccinazioni Pediatriche. Revisione delle conoscenze scientifiche. Edizioni Salus Infirmorum, Padova, 3a ed., 2013.
7)
Wakefield A.J. et al. Ileal-lymphoid-nodular hyperplasia, non-specific colitis, and pervasive developmental disorder in children. Lancet 1998; 351 (9103): 637-41.
8) Http://www.assis.it/il-caso-wakefield-dal-punto-di-vista-scientifico/.



Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :