Non sono un appassionato lettore dello statunitense John Grisham, pur riconoscendogli innegabili doti letterari nel suo ambito. Certamente è uno scrittore “commerciale”, non nell’accezione negativa del termine, ma proprio perchè l’ormai quasi sessantenne autore ha messo in fila una serie di bestsellers da perderci il conto, con trasposizioni filmiche (il suo più famoso libro passato con gloria nelle sale cinematografiche rimane “Il Socio”) divenute a loro volta “blockbuster”.
Eppure mio fratello Nico, che lo annovera tra i suoi autori preferiti tout court, da tempo mi consigliava la lettura de “Il professionista”, libro sui generis all’interno dell’opera magna di Grisham, in quanto esula del tutto da tematiche giuridiche, o comunque da tinte noir.
E’ un romanzo che apparentemente parla di sport, e per l’esattezza, così come fatto in occasione di un altro libro recente dedicato al baseball, di sport “americani”, come lo è il football, ma analizzando bene le pagine di questa bella storia, si scopre che in realtà Grisham ci vuole parlare di “vita”. Una vita, quella del protagonista, lo sfortunato e sbertucciato in patria Rick Dockerty, ex promessa del football americano, segnata da un percorso tortuoso, un viaggio di riscoperta di sè, di formazione. Vita che riprende dopo che era finita in basso, più in basso che non si può, ma che dopo una caduta vede la luce. Non senza fatica, sia chiaro, tra la caduta e la rinascita, ci sta sacrificio, sudore, paura, il viaggio, in questo caso non solo interiore ma proprio fisico, lontano da una Terra che ti aveva fatto dimenticare che tutti manteniamo fino all’ultimo una dignità di persone. Una vita che necessariamente per riprendere linfa, deve riappropriarsi di valori, quali l’amicizia, la genuinità, la purezza, la semplicità. Tutti aspetti che il protagonista ritroverà in un luogo lontano, in Italia. E allora davvero alla fine il romanzo diviene un lungo, dichiarato omaggio alla nostra Terra, capace ancora di incantare occhi lontani, con la sua storia millenaria, la sua cultura, la sua arte, la sua vivacità. Grazie Grisham che ci hai fatto ricordare che, in un momento in cui i politici stanno facendo di tutto per farci disamorare la nostra Patria, finanche a scappare verso altre Terre Promesse, siamo comunque un popolo pieno di dignità, di valori, di caratteristiche uniche e riconosciute, di cui poter e dover andare sempre fieri, nonostante tutto.