Il libro…
Come ci avvisa Süskind fin dalle prime righe del romanzo, Profumo è la storia di un personaggio tutto genio e scelleratezza di cui, pur essendo stato tra le figure più crudeli e geniali fra quelle che hanno popolato il XVIII secolo, nessuno si ricorda .
Copertina dell'edizione tedesca
Il malvagio di talento in questione risponde al nome di Jean-Baptiste Grenouille (“ranocchia”), parigino venuto alla luce nel punto più puzzolente della città, partorito fra gli scarti maleodoranti del mercato del pesce. E proprio sugli odori e sulle sue straordinarie capacità di saperli riconoscere che si fonda l’incredibile vita di Grenouille. Dietro quell’aspetto da insignificante plebeo, si nasconde una persona speciale, dotata di un olfatto prodigioso, finissimo e sviluppatissimo, in grado di cogliere, distinguere, memorizzare e ricreare qualsiasi odore e profumo, fin nelle sue più piccole varianti. Resistente e profittatore come solamente alcuni esseri viventi sanno essere – le zecche, per esempio – Grenouille sopravvive e supera tutte le difficoltà che il destino gli riserva fin dalla nascita. Con lo stesso spirito di adattamento dei parassiti più resistenti si attacca alla vita anche quando questa lo pone di fronte a situazioni estreme. Incominciando dalla prima infanzia, con l’abbandono da parte di sua madre, continuando con gli anni trascorsi all’orfanotrofio, passando attraverso il massacrante lavoro nella conceria e quello intenso e non meno faticoso nella bottega profumiera, sfruttato dal vanesio Baldini. Per non parlare delle malattie che l’hanno colpito, fino a giungere al lungo periodo di eremitaggio sui monti della Provenza e al momento dell’arresto e della tortura. Benché sia un essere, a prima vista, insignificante e meschino che non ispira né simpatia né amore né pena nel prossimo, Grenouille non passa completamente inosservato. Chi gli sta accanto o entra in contatto con lui si sente inspiegabilmente pervaso da uno strano e indefinito senso di disagio. Individuo sfuggente e in apparenza remissivo, emana una forte energia negativa, come circondato da un’aura di malvagità. Non è un caso che chi ha a che fare con Grenouille andrà incontro a una brutta fine. Gli odori e i profumi sono le uniche cose che contano nella sua misera esistenza. Privo dei più elementari sentimenti umani quali amore, rispetto, affetto o riconoscenza, Grenouille agisce spinto solamente dallo sfrenato desiderio di controllare gli odori delle cose e degli esseri viventi – di arrivare alla loro essenza – e attraverso quelli, di poter disporre del cuore degli uomini. E la sua ossessionata ricerca dell’aroma segreto delle cose lo porta a commettere, nella totale e fredda indifferenza, i peggiori crimini. Un paradosso per uno che è nato senza odore.…dal libro al film…
Ragazza nel distillatore - scena del film
L’impresa non era per nulla facile, eppure il regista tedesco Tom Tykwer ha mostrato coraggio e abilità, riuscendo nell’intento di trasformare gli odori descritti da Süskind in immagini. Le potenti e, per certi versi, impressionanti scene iniziali nel mercato del pesce, quelle dai toni scuri e freddi che caratterizzano il suo apprendistato dal profumiere italiano Baldini a Parigi e quelle calde del suo periodo in Provenza catturano lo sguardo dello spettatore, lo ipnotizzano, valendo – per non essere originali – il prezzo del biglietto. Stupiscono e impressionano anche le scene dello stupefacente procedimento di estrazione del profumo dai corpi delle giovani donne, messe a macerare in quel suggestivo enorme alambicco distillatore, e quelle dell’orgia sfrenata consumatasi nella piazza di Grasse. Bersagliato da tante – troppe – e ingiustificate critiche, la pellicola, invece, si fa guardare con grande piacere. Anche se non tutto fila sempre liscio e qualche volta accade che la forma abbia la meglio sull’emozione (con il risultato di apparire un po’ tutto troppo in “alta definizione” patinato e di maniera), il film restituisce bene l’atmosfera del libro. Bravo Ben Whishaw nei panni del maligno “ranocchio” che dietro uno sguardo impaurito da cane abituato a prendere bastonate e calci nasconde, invece, una natura da efferato criminale. Meno azzeccata, se si vuole fare un confronto con il personaggio di carta, l’interpretazione di Dustin Hoffmann del profumiere italiano Giuseppe Baldini: molto (e forse troppo) caricaturale.
Dati film:
Titolo: Profumo – Storia di un assassino Titolo originale: Perfume: The Story of a MurdererRegista: Tom TykwerSceneggiatura: Andrew Birkin, Bernd Eichinger, Tom Tykwer (romanzo: Patrick Süskind) Interpreti: · Ben Whishaw (Jean-Baptiste Grenouille)· Dustin Hoffmann (Giuseppe Baldini) · Alan Rickman (Richis)· John Hurt (narratore-voce)Anno: 2006 Paese: Germania, USA, Francia, SpagnaColore: ColoreDurata: 147 minuti Genere: Drammatico/ThrillerInternet Movie Data base