Magazine Cultura
Apro un armadio, in cui molti prodotti sono contenuti in involucri di carta. Vengo travolto da un profumo che scuote la mia memoria. Mi avvicino. Inspiro profondamente. Di che cos'è questo profumo? Improvvisamente ho sei anni e vedo di fronte a me il sillabario, quel cartoncino che si chiudeva in due o tre parti con tante tessere che riportavano una lettera dell'alfabeto e che, a fine anno, metà erano andate perdute nei meandri della cartella. E' il mio primo ricordo della scuola, del timore di entrare in quel mondo e di uscire dalla protezione certa della famiglia. Non credo che sia una cosa solo mia, ma oggi il profumo degli oggetti evoca ancora in me dei ricordi e delle sensazioni. Ma c'è una differenza sostanziale tra gli aromi del mondo e il sottile e profondo profumo dei libri. Questi non evocano solo ricordi. Aprono mondi interi, e con loro sensazioni, speranze, paure. Pochi ci credono, ma l'universo dei libri possiede tutti e cinque i sensi. Il prossimo di cui scriverò sarà l'udito...
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