Il profumo dell’erba di David Butali
ARSENALE CREATIVO
Non avete ancora prenotato le vacanze? David Butali probabilmente vi instillerà la voglia di farlo all’istante. Nato nel 1966 ad Arezzo, è un fotografo talmente innamorato della propria terra natia da far venire, attraverso le sue foto, le farfalle nello stomaco anche a noi.
Capire senza conoscere, vedere senza guardare.
E come un lampo ci attraversa la mente, mentre un soffio caldo ci carezza l’anima.
Così immagino che sia una bella foto.
Queste parole di Butali sono l’essenza della sua esperienza professionale, che ritroviamo condensata con maestria negli scatti che ci regala. Il soggetto dei suoi lavori è la natura in tutte le sue forme e colori, anche se, egli stesso, preferisce definirsi come un fotografo di momenti. Il suo scopo è, infatti, quello di catturare un ricordo intessuto di sensazioni e luci che, per quanto la logica ci induca a raffigurarlo simile a molti altri, nella realtà è sfuggente e, soprattutto, unico nel suo genere. Ecco dunque che le sue immagini si caricano il peso di rievocare la magia di un momento che non potrà più ripetersi con quello stesso cocktail di colori, sagome, luci ed emozioni.
Il risultato, per Butali, non deve essere la copia esatta di quanto si presenta davanti agli occhi, ciò che il fotografo vuole comunicare è un’interpretazione personale, costituita di dettagli e ingredienti nascosti, ben lontana dalla classica Toscana da cartolina. L’elemento umano è quasi del tutto assente, e l’osservatore si ritrova solo, di fronte ad un paesaggio che colpisce con grande forza emotiva il campo visivo, inducendolo ad immergersi e fondersi nella composizione: per un momento, sembra di essere sdraiati su di un verde prato, le narici piene di primavera e il verso delle cicale a scandire i minuti; ora ci ritroviamo in balia di una forza mistica e primordiale, che attraversa la foresta e il nostro corpo; un attimo ancora, e siamo seduti ad osservare un tramonto capace di farci sentire infinitamente piccoli di fronte ad un immenso pianeta.
Così come non è possibile ritrovarsi apatici e noncuranti del mondo che ci circonda, è altrettanto impossibile rimanere indifferenti di fronte ai paesaggi di Butali, quasi a dimostrazione che quanto vedono i nostri occhi ha un potere saldamente ancorato all’impalpabilità dell’essere, un potere che influenza non solo le nostre emozioni, ma anche il nostro approccio alla vita di tutti i giorni.
Crediti d’immagine: profilo Flickr di Butali
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