Il profumo della festa

Il natale, con il suo luccichio, con i suoi profumi, mi costringe, con un po’ di amarezza, a guardarmi indietro, ai natali della mia memoria.
Non ho memoria di natali trascorsi tra parenti e regali. Il nostro natale era esclusivamente con noi della famiglia, niente riunioni di famiglia, niente incontri di parenti e amici. A mio padre non sono mai piaciute queste cose e anche se mia madre, in cucina, attraverso un esplosione di profumi, onorava il giorno della festa, mi è sempre mancato quello stereotipo di festa di famiglia.
Mi ricordo che a scuola al famoso tema: Come hai trascorso le vacanze? inventavo giochi con cugini e cenette varie tra parenti.
E le cose non sono andate meglio sposandomi perché la famiglia di mio marito, composta solo da madre (la famosa suocera) e figlio, essendo la figlia lontana ( e anche un po’ menefreghista per venire dalla sua famiglia), ha accresciuto quella nostalgia di festa.
Il natale diventa a volte un momento quasi di tristezza, di solitudine.
Non potendo più fare un tema per reinventare una realtà inesistente allora faccio un po’ come mia madre, creo in cucina la festa, attraverso piatti elaborati, accogliendo il natale in cucina, cercando di dare ai miei figli il profumo della festa e di sottolineare l’Attesa attraverso piccole cose!

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