Il capolavoro del geniale scrittore tedesco PatrickSüskind “Il profumo” pubblicato da Longanesi nel 1985, si inserisce nella tradizione letteraria decadente e crepuscolare europea e nella poetica maledetta francese, riprendendo tematiche del nichilismo nietzschianoed evocando a livello pittorico, specie le potenti descrizioni orgiastiche ed infernali verso l’imbrunire della narrazione, le tele fiamminghe cinquecentesche di Bruegel e di Bosch.La trasmutazione sul grande schermo - compiuta nel 2006 dal regista statunitense Tom Tykwer con “Profumo-Storia di un assassino“ - non rispecchia in nulla la grandiosità contenutistica e stilistica del romanzo.Il personaggio plasmato dalla mente di Süskind è straordinario nel senso autenticamente etimologico del termine, extra ordinem e, semanticamente, realmente fuori dal comune, irritrovabile nello scenario culturale moderno e contemporaneo: “Jean-Baptiste Grenouille, nato senza odore nel luogo più puzzolente del mondo, che proveniva dai rifiuti, dagli escrementi e dalla putrefazione, cresciuto senza amore, che viveva senza una calda anima umana, unicamente per ostinazione e con la forza del disgusto, piccolo, gobbo, zoppo, brutto, evitato da tutti, un mostro sia di dentro sia di fuori, era riuscito a farsi benvolere dal mondo.”.La pelle di Grenouille non emana alcun sentore, mentre il suo naso ha capacità olfattive tali che possono scovare e discernere qualsiasi tipo di profumo anche a miglia di distanza: è la fragranza promanante dal mondo animato ed inanimato la lente attraverso cui vede, sente, comunica, percepisce la realtà esterna: “Il profumo ha una forza di persuasione più convincente delle parole, dell’apparenza, del sentimento e della volontà…..Il mondo non era altro che odore”. L’Autore, attraverso l’incedere inesauribile della sua abilità espressiva, fa odorare al lettore ogni gamma e gradazione di effluvio: delicato, acuto, penetrante, pungente, acre, soffocante, ripugnate, disgustoso, fetido, puzzolente, maleodorante, flagrante, aromatico, balsamico, inebriante.Grenouille, però, una volta possedute tutte le tecniche di mescolazione di aromi e di invenzione di nuovi parfum, vuole riuscire a creare l’odore che si impone sugli altri, quello che domina il cuore degli uomini: “Avrebbe potuto creare un profumo non soltanto umano, bensì sovrumano, un profumo angelico, così indescrivibilmente buono e vitale che chi l’avesse annusato ne sarebbe stato affascinato e avrebbe dovuto amare con tutto il suo cuore lui, Grenouille, il portatore di quel profumo.”.Fabrizio Giulimondi