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Il profumo di Patrick Suskind

Creato il 19 febbraio 2016 da Nasreen @SognandoLeggend

Il profumo

di Patrick Suskind

Il profumo di Patrick Suskind
Titolo:  Il profumo
Autore: Patrick Suskind
Edito da: TEA
Prezzo: 8,50 €
Genere: Romanzo
Pagine: 259

 

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Trama: Nel diciottesimo secolo visse in Francia un uomo, tra le figure più geniali e scellerate di quell’epoca non povera di geniali e scellerate figure. Si chiamava Jean-Baptiste Grenouille e se il suo nome, contrariamente al nome di altri mostri geniali quali de Sade, Saint-Just, Fouché, Bonaparte, oggi è caduto nell’oblio, non è certo perché Grenouille stesse indietro a questi più noti figli delle tenebre per spavalderia, disprezzo degli altri e immoralità, bensì perché il suo genio e unica ambizione rimase in un territorio che nella storia non lascia traccia: nel fugace regno degli odori.

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Recensioneù
di Claudy

Assurdo.

Questo libro ha catturato la mia attenzione solo nelle prime dieci/venti pagine. Il personaggio principale – Grenouille – è ben caratterizzato, nasce tragicamente, da una madre a dir poco sprovveduta, per poi venire “rimbalzato” da una balia anaffettiva ad un’altra. Tutto questo avviene nella Parigi di metà Settecento, il mio periodo storico preferito.

All’entusiamo iniziale segue un po’ di perplessità quando comincia il racconto dettagliato dell’attività del “profumiere”. Troppi particolari, troppa attenzione spostata su altro che non sia il protagonista… Decido comunque di andare avanti ed ecco che Grenouille ritorna sulla scena, ritorna come garzone che vuole a tutti i costi imparare l’arte della creazione dei profumi.

Da questo punto in avanti si snocciola la storia di questo depravato invasato, che riesce a farsi odiare (se questo era l’intento dell’autore, ci è riuscito perfettamente) fino a far diventare molesta per me la lettura delle sue vicissitudini.

Grenouille non ama nessuno, ama solo il profumo in quanto tale, lo ama a tal punto da volersene appropriare e – per farlo – arriva a commettere i crimini più efferati. Si rifugia su una montagna, si snatura e si lascia vivere… Questo per sfuggire da tutto ciò che è civiltà, da tutto ciò che vive davvero. Si nutre di muschio e di pipistrelli, rifugge la luce, che gli provoca evidente fastidio. Poi, un bel giorno, decide di ricomparire, e diventa per i più un fenomeno  da studiare (per me resta un fenomeno da baraccone).

Da lettrice accanita di Stephen King quale sono, non sono certo la rudezza dei contenuti o la crudezza dei particolari che mi hanno maldisposto, mi ha maldisposto la storia in sè. E’ assurda al limite dell’assurdo, mi sono sentita continuamente presa in giro e questa sensazione è rimasta fino all’ultima pagina, anzi, sono proprio le ultime pagine quelle in cui il mio scetticismo e la mia feroce critica hanno raggiunto la massima ragion d’essere. Le ultime scene assumono toni grotteschi… La mia bocca alternava sbadigli a smorfie.

Altamente sconsigliato. Di certo non lo terrò per molto tempo nella mia biblioteca.

Voto

Il profumo di Patrick Suskind

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Il profumo di Patrick Suskind
Patrick Suskind: (Ambach, 26 marzo 1949) è uno scrittore, sceneggiatore e drammaturgo tedesco.


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