
Il fresco profumo della libertà
è il canto d’amore di un uomo
che amava la sua terra
e accanto a lui
di un amico che amava le stesse idee di giustizia.
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
continuano ad insegnarci come si deve vivere
ossia senza paura della paura
camminando leggeri e sicuri tra le strade che ad ogni angolo
possono nascondere un pericolo.
Oggi la Sicilia li ricorda
crea girotondi della memoria e
della speranza
perchè il tempo non possa essere passato invano
ed il terrore del crimine non debba prendere il sopravvento.
Quando avevano bisogno dello Stato
lo Stato li ha lasciati soli
oppresso dalla propria gerarchia e cecità
intrappolato dalle proprie cosche criminali
e poi dolorosamente richiamato alle proprie responsabilità.
Oggi lo stesso Stato li celebra e li piange
oggi come in quei giorni senza luce
e cerca di non perdere questo immenso tesoro
che è l’esempio della vita donata per gli altri
anche per coloro che non hanno creduto.
La gente per la strada non ha bisogno di grandi prove
per capire e muoversi
quando si tratta dfi scendere nella piazza
con un lume acceso in mano
e con le lacrime nel cuore dei figli rimasti orfani.
L’albero di Falcone è sempre
più che mai verde
nonostante gli oltraggi dei folli
e le pianificazioni dei ragionieri del profitto criminale
e della corruzione che mai si fermerà.
Ci sono uomini che accettano di venire uccisi
per rimanere vivi
che accettano di sacrificarsi
per lasciare un mondo pulito di cui andare fieri
e che vivono con la gioia che supera la tristezza.
Noi lo sappiamo
noi lo cantiamo
noi lo diciamo al mondo
noi danziamo con questo vento caldo e vigoroso
che è l’amore immenso per la libertà liberatasi dal male.
(in memoria dello Stato che non ha avuto colpe)
23 maggio 2012
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