Nella città che 200 anni fa vide la nascita della speleologia scientifica, con personaggi leggendari alla ricerca del Timavo Sotterraneo per approvigionare d’acqua la città di Trieste, su un progetto che si chiama Hydrokarst viene realizzato un opuscolo dal titolo “Progetto HYDROKARST – l’acquifero del Carso quale risorsa idrica strategica transfrontaliera”, distribuito in questi giorni dall’AcegasApsAmga in 210.000 copie, dove ripercorre il viaggio dell’acqua fino ai nostri rubinetti, partendo in gran parte dalle falde profonde della pianura isontina, ma ricevendo anche un copioso contributo dalle acquee ipogee del Carso classico, non si fa nessun accenno agli speleologi.
Ve lo dico dall’Italia Centrale e dal resto del mondo:
Ho visitato una volta il vostro carso e mi venivano i brividi a pensare ai pionieri grandi padri della speleologia, a Lindner, a San Canziano, alla foce del Timavo, a Carlo Finocchiaro, alla Commissione Boegan il più antico gruppo speleologico del mondo ancora in attività, fino alle centinaia di forti speleologi presenti nella vostra città, al vento impetuoso che fuoriesce dalle grotte quando sale la piena del grande fiume sotterraneo!
INGRATI!
Fonte della notizia:
Trieste All News