Il progetto: Salento museo archeologico diffuso
2 ottobre 2013 di Redazione
di Brizio Montinaro
©Gianfranco Budano: Muretti, ulivi, pagghiare
Tra costruzioni a “tholos” in un territorio fortemente antropizzato in labirinti di muri a secco si sviluppa il progetto di “museo diffuso” nell’ipotesi di un turismo “nomade” e di qualità, itinerante tra i luoghi più suggestivi della terra del sole e dell’olio bagnata dal mare.
Sono previsti percorsi naturalistici integrati ad itinerari archeologici e visite tematiche a castelli, centri storici maggiori e minori, masserie, masserie fortificate, menhir, dolmen, tholos, cripte basiliane ipogee, chiese rupestri, frantoi ipogei, grotte e siti archeologici.
Il progetto si coniuga con l’altro piano-progetto ”Rete Basso Salento in Rete - Per uno Sviluppo del Turismo Destagionalizzato“ che consiste nella creazione di un “sistema” che coniughi il comparto turistico alle valenze storico, artistico e ambientali del Basso Salento tra la costa adriatica e jonica. Il Progetto prevede, nella sua logica di sistema, che tale valorizzazione sia “connessa” alla rete provinciale, regionale, nazionale ed internazionale.
Questo è l’articolo che avremmo voluto scrivere per il nostro territorio e per il futuro dei nostri figli, purtroppo abbiamo “simulato” fantasticando con due progetti integrati che se fossero stati pianificati per tempo, con le risorse umane ed economiche, soprattutto Comunitarie messe a disposizione da “potenziali” finanziamenti, avremmo potuto veder realizzato un sogno di sviluppo economico sostenibile, a complemento-alternativa dei settori economici di distretto (calzaturiero) inevitabilmente delocalizzabili dalla globalizzazione dei mercati.
Ci limitiamo quindi ad una riflessione sulla realtà del nostro territorio, sui suoi luoghi dell’abitare, sulla sua edilizia e sui materiali, certi che tale riflessione relazionata ad una più “generalista” sul costruire naturale abbia comunque la possibilità di promuovere un itinerario propedeutico a progetti futuri coordinati e di ampio respiro (vedi sopra lo scherzo dei due progetti integrati) verso la qualità della vita.