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Il propulsore SLS e le nuove missioni ipotizzate,sulla Luna, Giove e Marte

Creato il 17 dicembre 2015 da Furbanzio
Il propulsore SLS e le nuove missioni ipotizzate,sulla Luna, Giove e Marte

Il sistema SLS

Da poco tempo,  la NASA ha superato, sulla carta, tutti i test per il più potente razzo mai costruito, che dovrebbe portare l’uomo di nuovo sulla Luna e poi verso Marte. È l’SLS, l’acronimo di Space Launch System. Nonostante la riduzione di budget che ha subito anche la NASA, il progetto è stato portato avanti con determinazione e adesso motori, razzi ausiliari (i booster) e l’intero razzo potranno essere messi in produzione e sperimentati per un primo volo senza equipaggio, previsto per il 2018.

TEST PER RS-25. Presso lo Stennis Space Center della NASA, in Mississipi, sono iniziati i test dei propulsori noti con la sigla RS-25,

Il propulsore SLS e le nuove missioni ipotizzate,sulla Luna, Giove e Marte

Il nuovo propulsore RRs-25 aggiornato

una versione modificata del propulsore utilizzato dagli Space Shuttle. Quattro di questi motori spingeranno verso lo spazio il primo SLS e dunque sono fondamentali per la riuscita del programma, già in forte ritardo. Una prova di accensione del motore è già stata eseguita: è stato acceso per 9 minuti ed ha funzionato perfettamente. Ora sono in programma altre 5-6 prove prima di consegnare definitivamente l’SLS.

COME UN PALAZZO DI 35 PIANI. La prima versione di questo razzo sarà alta 98 metri e sarà in grado di portare in orbita attorno alla Terra 70 tonnellate di materiali.

L’obiettivo finale è un modello alto 117 metri, in grado di portare nello spazio 130 tonnellate di materiali. Durante il primo lancio SLS porterà in orbita attorno alla Luna una capsula Orion Deep Space senza equipaggio, quella che servirà comunque agli astronauti per il viaggio verso Marte. I primi lanci con uomini a bordo sono previsti per il prossimo decennio.

 È l’erede dello Space Shuttle e sarà il razzo più potente mai realizzato: dovrebbe permetterci di tornare sulla Luna, raggiungere addirittura un asteroide entro il 2025 e farci sbarcare su Marte entro il 2030. Costo previsto, 7 miliardi di dollari.

 Il razzo SLS,

ha un nuovo sistema di propulsione, senza precedenti, basato su tecnologia a combustibile liquido, era stato annunciato nel 2011 ma da allora il progetto era stato rimandato a causa di un lungo processo di revisione.

Adesso, con l’approvazione della NASA, il razzo è pronto per i suoi primi passi. Il volo di prova, una missione di tre settimane senza equipaggio, è previsto entro novembre 2018: sarà portata oltre la Luna, la capsula Orion Deep Space. Questo volo sperimentale avrà un capacità di sollevamento di 77 tonnellate, ma per portare un equipaggio su Marte, dovrà sopportare un carico fino a 140 tonnellate. È questo, secondo gli ingegneri della NASA, il primo passo che permetterà all’uomo di coronare il sogno di sempre: camminare sul pianeta Rosso. E adesso abbiamo anche una nuova data, il 2030, che sembra molto realistica.

La NASA sta lavorando per ampliare le missioni da lanciare per mezzo del nuovo vettore pesante Space Launch System (SLS). Trapelate le informazioni su una nuova serie di missioni che andrebbero a frapporsi fra quelle di Orion con equipaggio. Fra queste missioni vi sarebbe una sonda destinata a studiare la luna di Giove, Europa, e la Mars Sample Return. Il basso numero di missioni programmate per SLS è sempre stato un problema e Bill Gerstenmaier, amministratore associato della NASA per l’esplorazione e le operazioni umane, dichiara che il nuovo vettore pesante avrebbe dovuto fare almeno una missione l’anno, come requisito ‘necessario’.
La ragione per assicurare una cadenza ripetitiva è dettata da diversi fattori, ingegneristici, di sicurezza e di finanziamento ma anche per formare attorno al vettore un ambiente pubblico più portato a sostenere gli obiettivi futuri della NASA.
Dopo la prima missione prevista il 30 settembre 2018 (dopo essere slittata dal settembre 2017), l’Exploration Mission-1 (EM-1), con una capsula Orion

Il propulsore SLS e le nuove missioni ipotizzate,sulla Luna, Giove e Marte

La capsula spaziale Deep Orion della NASA

non abitata destinata a sorvolare la Luna, la successiva sarebbe la EM-2 nel 2021, con il primo equipaggio a bordo destinato a visitare un asteroide catturato.
Entrambe le prime due missioni saranno eseguite dal vettore pesante SLS in configurazione Block 1, quella base da 70 tonnellate di carico utile, dotata di uno stadio superiore (ICPS Interim Cryogenic Propulsion Stage) con un motore RL10B-2 derivato da quello utilizzato dal razzo Delta IV dell’ULA.
Al momento la NASA non ha reso pubbliche informazioni di voli dopo l’ EM-2.
Vi sarebbe l’interesse di lanciare, sempre con SLS, la missione robotica Europa Clipper nel giugno 2022 o, come data di riserva, nel luglio 2023. Europa Clipper sarebbe una sonda destinata a studiare questa interessante luna di Giove, dove forse, sotto il suo spesso strato di ghiaccio superficiale, si nasconde un oceano che potrebbe ospitare la vita.
Da questa missione il vettore di lancio SLS sarebbe la versione Block 1B dotato dell’Exploration Upper Stage (EUS) e capace quindi di arrivare a 95 tonnellate di carico utile. Questo stadio superiore sarà quindi molto più potente di quello imbarcato sul Block 1 e sarà dotato di quattro motori RL10 a propellenti criogenici.
Se queste nuove missioni diventassero realtà l’EM-3, con equipaggio, potrebbe partire l’anno dopo, il 15 agosto 2023. L’anno successivo l’attenzione si concentrerebbe invece su Marte con il tanto atteso Mars Sample Return (MSR) con  lo scopo di riportare sulla Terra i campioni del suolo marziano. Una volta portati i campioni in orbita terrestre sarebbero raccolti da un’Orion con equipaggio e portati sulla Terra. Questo approccio ridurrebbe la complessità della missione tutta robotica, come ipotizzato finora.
L’EM-4 con un Orion dotato di equipaggio e destinata al recupero dei campioni marziani, potrebbe essere lanciata il 15 agosto 2025. Ovviamente tutte queste missioni sono da finanziare e, al momento, sono solo sulla carta.


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