In occasione di questa uscita del papa, i cristiani estremisti si sono scatenati, perchè a loro dire il proselitismo sarebbe stato dato come ordine da Gesù ai suoi discepoli. Ma effettivamente cosa dice il vangelo??
(tenendo conto che sono testi scritti 1700-1800 anni fa, quando il mondo era inteso diversamente da oggi e non c'era una o due grandi religioni con miliardi di fedeli)
Matteo 28, 18-20
18 E Gesù, avvicinatosi, disse loro: "Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. 19 Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, 20 insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo".
Gesù, che detiene il potere, dà ordine ai discepoli di insegnare ciò che ha predicato e di battezzare le genti. Dice insegnare e battezzare, quindi prima si insegna e poi ad ammaestramento concluso si battezza. Ammaestrare indica un'attività di predicazione, dialogo, non minacce, uccisioni, raggiri.
Marco 16, 15-20
In quel tempo, apparendo agli Undici, Gesù disse loro: "Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti, e se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno".
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio.
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l'accompagnavano.
Questo conferma il precedente: solo dopo l'insegnamento e "aver superato l'esame" (crederà) si può battezzare. Ovviamente c'è la scelta, tra salvezza e condanna. Anche chi insegna ha delle prerogative, se non si hanno le prerogative descritte l'insegnamento non è valido, quindi neanche il destino di un'eventuale condanna
Luca 24, 46-48
46 "Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno 47 e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. 48 Di questo voi siete testimoni.
Qui siamo più pacati e pragmatici: delle genti predicheranno la conversione e il perdono dei peccati, nessun obbligo, nessuna costrizione
Marco 10, 12-14
12 Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. 13 Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi. 14 Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi.
Ed ecco la soluzione: se la predicazione e l'insegnamento non vanno a buon fine ci si volta indietro e si va via. Nemmeno la polvere di quella casa o città che non ha aderito agli insegnamenti può restare addosso ai predicatori.
Dopo 20 secoli, predicazione ed insegnamento si sono diffusi in tutto il mondo, un mondo la cui grandezza è molto più grande di quella conosciuta da Gesù. Ormai il messaggio evangelico è noto e sono noti anche coloro che lo predicano. Quindi conoscendo Gesù e dio si può comprendere le dichiarazioni del papa Francesco "Il proselitismo è una solenne sciocchezza" e "Dio vi aspetta, non fa proselitismo". Anche il suo predecessore aveva espresso un simile concetto: "La chiesa non cresce per proselitismo, ma per attrazione e testimonianza"
In definitiva è inutile che un qualsiasi predicatore vada in giro a dire ciò che è noto in ogni parte del mondo, oltretutto insegnato da persone che non ne avevano le prerogative, è molto più utile che la chiesa compia degli atti per attrarre le persone a se, senza modi truffaldini o ricattatori (se uno non vuole battezzarsi, nutrilo lo stesso). Il proselitismo non è libertà di espressione, perchè si scontra con il diritto dell'integrità della persona, il diritto di non ricevere insegnamenti non richiesti.