Il prossimo livello – Installazione di luce | My Modern Met
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(radioSempre – trasmissione #2)
In questo articolo ti parlerò del futuro.
No. Non di un futuro qualsiasi ma di un futuro ben preciso. E lo farò spingendo il piede a tavoletta sull’acceleratore, senza cinture di sicurezza, senza casco, al massimo della velocità e dell’incoscienza. Fino alla fine. Fino al prossimo livello.
Scommetto che leggendo il titolo del post avrai subito pensato ai videogiochi, vero?
Se ci pensi bene, del resto, ogni volta che premiamo play sul nostro cellulare o iPad o Playstation che sia e ci mettiamo a giocare tra [uccellini incazzati] e [ruzzle di parole casuali], il nostro obiettivo è sempre e solo uno: il prossimo livello.
E non importa se abbiamo appena iniziato la partita o se siamo giunti alla fine del quadro.
A noi interessa solo una cosa: The Next Level. E ci interessa ad ogni costo, con qualsiasi mezzo.
I videogiochi rappresentano la sublimazione ludica del pensiero macchiavellico.
Se l’avatar del buon Niccolò continua a ripeterci da secoli che iI fine giustifica i mezzi, possiamo allora affermare – con altrettanta spregiudicatezza e consapevole immoralità – che il prossimo livello giustifica tutto. Qualsiasi stratagemma è lecito.
L’importante, almeno per me, non è mai stato il semplice “partecipare” – come invece diceva il buon Pierre De Coubertin, passato alla storia per la frase più inutile e banale del suo (e del nostro) tempo.
No. Risposta sbagliata. Perchè la partecipazione fine a se stessa non è altro che l’avatar depresso e sfigato del pensiero machiavellico.
L’importante nei videogiochi è vincere, raggiungere il quadro successivo, avanzare, distruggere, calpestare gli sconfitti. Infierire.
Stai tranquillo, però. In questo nuovo articolo di secondosempre non ti parlerò di videogiochi ma di dove ho intenzione di portare questo blog.
Quando all’inizio parlavo di un futuro “ben preciso” mi riferivo proprio al futuro di secondosempre. In sintesi: cosa devi aspettarti da qui ai prossimi mesi, che tipo di ostacoli dovrai superare per raggiungere il prossimo livello e – soprattutto – di quali armi avrai bisogno per fare fuori, una volta per tutte, il pensiero decoubertiano.
Insomma… che tu lo voglia o no, ti trasformerai in un maledetto giocatore (non se questo ti è chiaro o se devo ripeterlo) e – come tutti i videogiochi che si rispettino – prima di premere play sulla tastiera dovrai affrontare una vera simulazione di gioco.
Perchè qui l’allenamento è tutto. Il talento non conta un cazzo.
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# Il calendario editoriale dei prossimi livelli
Ora: immagina che ogni articolo di questo blog rappresenti il livello di un videogioco. Assapora la sensazione di temporanea felicità e ingannevole onnipotenza che ti assale ogni volta che completi un singolo quadro.
Ci sei?
Bene. L’obiettivo di ogni post che comparirà tra le future pagine di secondosempre sarà proprio questo: renderti felice e onnipotente nel tuo piccolo mondo (im)perfetto. Ma solo per qualche secondo.
Drogato il giusto, diciamo così.
Adesso invece voglio darti alcune buone ragioni per continuare a giocare insieme a me. La partita è appena iniziata, del resto, e quello che ci aspetta è qualcosa di mai visto. Credimi.
Perciò impugna il joystick e preparati a superare i prossimi livelli di questo blog come se fossi un vero supereroe.
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Anche i supereroi si truccano – Artwork di Andreas Englund
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A seguire troverai una breve ma significativa lista dei livelli che dovrai superare nei prossimi mesi. Sfide toste, caro amico mio. È bene che tu sappia a cosa andrai incontro.
Dato che però non voglio concederti troppi vantaggi, i livelli che troverai elencati non rispetteranno necessariamente l’ordine temporale con cui appariranno sul blog.
Sono il mostro finale, io. Quello che dovrai incontrare una volta superati tutti i quadri. Non sono mica il tuo compagno di sventure o quello che ti salva sempre il culo. Fattene una ragione, ok?
E ora diamo pure inizio alla [simulazione].
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# Bambini
In questo livello ti ritroverai a combattere contro dei bambini.
Stranamente, quando si parla dell’infanzia, ci si concentra sempre sugli aspetti bucolici e immacolati dei bei tempi andati. Quello che abbiamo perso e che non ritroveremo più. L’innocenza e la felicità perduta.
Cose banali. Cose così.
Ecco: è bene che tu sappia che a me quel tipo d’infanzia non interessa affatto. Piuttosto nutro una fascinazione endemica per l’infanzia maledetta, quella nera che più nera non si può, per le malvagità partorite dalle fantasie malate di fanciulli viziati o adulti mai cresciuti in continua lotta con la (loro) innocenza perduta.
Perciò ti avverto: questo sarà un livello veramente tosto da superare.
Anzi, forse si tratterà addirittura di un grande macro-livello suddiviso a sua volta in altri livelli. Ti consiglio quindi di cominciare ad allenarti fin da subito, perchè quello di secondosempre è un videogioco particolare, sai?
Una volta che sei eliminato, sei eliminato. Non puoi tornare all’inizio della partita e ricominciare da capo. Non puoi. Mi dispiace.
Qui le regole le faccio io.
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# Precipizi
Questo livello sarà a tutti gli effetti un vero percorso ad ostacoli. E i tuoi ostacoli si chiameranno “precipizi”, “continue cadute”, tuffi nel vuoto”.
Se non sei mai precipitato almeno una volta nella vita, allora vuol dire che non hai mai conosciuto la paura. Quella vera. Ecco perchè in questo livello ho deciso di affrontare il tema del precipizio e del precipitare da una prospettiva… particolare.
Non aggiungo altro.
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# Luci
Le luci possono:
- Abbagliare
- Accecare
- Disorientare
- Riempire uno spazio vuoto
- Ingannare lo sguardo
In questo livello dovrai tenere quindi gli occhi ben aperti. E stare attento a non perdere di vista la strada di fronte a te._
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# Follia
Se pensi già che i livelli precedenti siano troppo difficili da superare, allora puoi anche fermarti qui. Ancora non hai visto niente.
In questo macro-livello, infatti, dovrai sconfiggere la follia umana e tutto ciò che ne consegue.
I micro-livelli che comporranno questa fase di gioco fanno parte di una serie di articoli che ho scritto come guest blogger un po’ di tempo fa. Ho deciso di riproporli su secondosempre dopo il successo riscosso “altrove”, magari aggiungendo altri dettagli, ostacoli, tesori e punti premio.
Sappi che tutto questo lo faccio solo per te. Voglio mettere alla prova le tue abilità da videogiocatore, il tuo istinto di sopravvivenza. La tua furbizia.
Voglio capire fino a dove sei disposto a spingerti. Quanto posso contare su di te.
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# Fragments
In questo livello dovrai essere molto abile a schivare frammenti di oggetti che ti piomberanno addosso come asteroidi impazziti. Ma non solo quelli. Anche frammenti di identità, ad esempio.
Magari sarai costretto a schivare frammenti della tua stessa identità, porzioni non classificate di alter ego casuali che hai disperso in giro per il mondo alla ricerca della verità universale. La tua.
Quindi occhio. Questo livello metterà a dura prova la capacità di mantenerti integro. Disintegrarsi in un milione di piccoli pezzettini sarà molto più che un rischio, in questo livello.
Sarà una probabile conseguenza.
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# Corpi
A me interessano i corpi deformi, i tagli e le ferite, le trasformazioni e gli innesti. Non credo davvero che tu possa passare indenne questo livello. Mi spiace ma è così.
Sarò il Frankenstein Junior della tua maturità corporale, una creatura (Ri)composta e (Ri)animata per farti fuori da questo maledetto gioco. Una volta per tutte.
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# Frontiere
In fondo ogni nuovo livello da superare è una frontiera non ancora oltrepassata, giusto?
Bene. In quest’articolo ti ritroverai faccia a faccia con la frontiera. Qualsiasi cosa essa voglia significare:
- Limite
- Confine e Fine
- Desolazione e Disillusione
- Futuro e Speranza
- Vuoto
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# Densità
Nell’era delle densità, ti ritroverai ad essere schiacciato.
In questo livello avrai difficoltà a respirare. Troppi oggetti, troppi nemici, troppi ostacoli da superare.
Quello che ti aspetta sarà un quadro denso e compatto come un oceano di petrolio o una palude di sabbie mobili.
Perchè nel concetto di densità c’è il significato ultimo della nostra vita.
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# Upgrade
Bene. Credo possa bastare, no?
Solo se riuscirai a superare tutti questi livelli sarai pronto per l’upgrade.
In cosa consisterà? Beh… sarà l’upgrade più cazzuto e fantascientifico che tu abbia mai visto. Altro che Robocop. Ti trasformerai in un’entità sovrumana quasi indistruttibile, una condizione necessaria per superare il mostro finale e gli altri terribili livelli che ti aspettano.
Nemici su nemici su nemici.
Chiaramente, un upgrade così grandioso porta con sè anche una piattaforma digitale nuova di zecca che spingerà questo blog sempre di più verso il prossimo livello, il confine, il limite e lo spazio.
Voglio darti nuovi contenuti. Voglio premere sull’acceleratore. Voglio che tu faccia parte del nuovo equipaggio. Voglio vederti salire a bordo della nuovissima sempreNavicella. E voglio portarti via con me.
Sarà un viaggio lungo, difficile, per cuori tosti.
Ci sto lavorando su. Aspetta e vedrai.
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Star Wars sul divano | Just the two of us – Klaus Pichler
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# Game Over
Prima però di spegnere il terminale e mandare questa simulazione in soffitta una volta per tutte, voglio porti una domanda.
Tutto è scaturito da una riflessione che il sottoscritto blogger ha condiviso con una giocatrice assidua di secondosempre.
Lei si chiama Monia Papa. Due settimane fa aveva appena terminato con successo l’ultimo quadro del blog quando mi scrive su Twitter:
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Ammetto che la riflessione mi abbia un po’… come dire… destabilizzato.
La verità è che quando ho immaginato/elaborato l’idea alla base di questo blog, ho messo al primo posto degli obiettivi da perseguire l’interazione con i lettori.
Ecco perchè sentirmi dire che certe volte, a commentare i miei articoli, viene l’ansia da prestazione… beh, mi ha fatto riflettere.
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# Ho una domanda per te
Quindi ora la domanda la rivolgo proprio a te, caro lettore/lettrice di secondosempre. Soprattutto a te che non hai mai commentato un articolo e che pure continui a leggere queste mie strane connessioni fra arte, musica, cinema e letteratura.
A te che mi leggi in silenzio, che non ti esponi per timidezza o semplicemente perchè non sei abituato a commentare e condividere gli articoli dei blog che leggi di solito.
Sì. Ce l’ho proprio con te. Hai capito bene. Afferra la tastiera come se fosse un’alabarda spaziale e rispondimi:
- C’è qualcosa, secondo te, che potrei migliorare nella stesura degli articoli?
- Sono forse troppo lunghi, troppo articolati, o semplicemente troppo difficili da leggere tutto d’un fiato?
- Fai fatica ad arrivare alla fine di ogni post, considerata questa perenne condizione di sovraccarico informativo che abbassa ogni giorno di più la nostra già scarsa capacità di concentrazione?
- (altro)
Ho bisogno di te. Aiutami a portare secondosempre al prossimo livello. Ricordati che stiamo giocando insieme.
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