L’altro ieri facevo qualche riflessione, dopo aver visto il sito della nuova edizione della Campionaria Fiera del Levante.
Bene , mancano le lingue.
L’unica lingua presente è l’italiano.
Questo significa che il sito è inaccessibile.
Immaginate un turista inglese, che si trova in Puglia, a Bari, per una vacanza, che vuole saperne di più, gli verrà naturale visionare il sito web della campionaria.Peccato che il sito è scritto solo in italiano.
Questo è solo un piccolo esempio , elementare per capire che il mondo è cambiato da un bel po’, solo che alcuni in Puglia non se ne sono resi ancora conto.
Mi viene naturale chiedere:
Una Fiera che è ancora considerata (solo a parole) una delle principali fiere italiane e del Mediterraneo come può parlare una sola lingua?
Quando si uscirà da questa mentalità provinciale che ci sta portando tutti alla rovina?
Sono queste “piccole” cose che la dicono lunga sulla strategia che vi è dietro, non adatta ai tempi attuali della globalizzazione, dove il mondo corre , non aspetta nessuno e soprattutto non guarda in faccia a nessuno, anche ad una Fiera che vanta 78 edizioni.