Il PSC non ferma il valzer delle deroghe urbanistiche

Creato il 25 febbraio 2015 da Ambrogio Ponzi @lucecolore

Al punto 12 dell'ODG del Consiglio Comunale del 27 febbraio 2015 troviamo: "Integrazione norme tecniche di attuazione di piano particolareggiato di iniziativa privata “EX CONSORZIO TECNICO DISTRIBUTIVO FIDENTINO“ per realizzazione struttura ricettiva . Approvazione."
In altre parole l'amministrazione Comunale intende  approvare una modifica, normalmente chiamata "variante", al PRG per consentire la realizzazione di una struttura alberghiera in un comparto "già parzialmente edificato per la sede di azienda comunque collegata al soggetto proponente".

Il fabbricato ad uso ricettivo (albergo con 29 camere + spazi di servizio e ristoro) presenta tuttavia tre elementi che ne rendono necessaria l'approvazione da parte del Consiglio:
  • il fabbricato è incluso in un comparto in cui, per il PRG vigente; non sono ammessi gli insediamenti ricettivi-alberghieri.
  • progetto presentato prevede una edificazione di mq. 914 di superficie lorda maggiore per mq. 87 rispetto a quella ancora  ammissibile, vi rientrerebbe tuttavia se consideriamo i parametri del nuovo PSC/RUE in via di definitiva approvazione.
  • il progetto prevede un fabbricato con numero 3 piani fuori terra mentre le norme tecniche del piano particolareggiato ne consentono solo due, senza considerare una altezza massima.

Il comparto in questione già in precedenza aveva raggiunto l'invidiato record di "deroghe" e "varianti" che hanno rincorso affannosamente i progetti degli attuatori.
La variante iniziale è la Deliberazione  n.  43  del  17 luglio 2003 avente per oggetto "P.R.G. VARIANTE  NORMATIVA E  CARTOGRAFICA IN LOC. LODISPAGO – CHIUSA FERRANDA (ART. 5 DPR 447/98) PER INSEDIAMENTO DITTA “FURIA S.R.L.”. APPROVAZIONE." che, presentata dal relatore TOSCANI allora Presidente del Consiglio Comunale. La premessa alla delibera n.  43  del  17 luglio 2003 è la seguente:
"L’amministrazione Comunale intende  approvare una variante cartografica al piano regolatore consistente nella individuazione di “ tessuto insediativo soggetto a trasformazione o di nuovo impianto “, definito dall’art.23 delle norme tecniche di attuazione , secondo quantità, parametri,obiettivi di progetto, modalità, contenute nella scheda -norma  allegata , in loc. Lodispago-Chiusa Ferranda , in area limitrofa al casello autostradale , prospiciente la strada provinciale n.12 per Soragna. La ditta “ Furia s.r.l. “ , avente sede in Fidenza via Cardano n.25 , in data 19 dicembre 2002 ,  ha presentato allo sportello unico imprese  una domanda tesa ad ottenere i permessi per realizzare la nuova sede amministrativa/direzionale della ditta  e ulteriori spazi a destinazione produttiva , nonché infrastrutture viarie, di parcheggio e verde attrezzato pertinenti all’intervento e altre opere di interesse pubblico. Motivazione principale per cui è stata presentata la richiesta è data dalla esigenza della ditta di avere una  sede amministrativa di adeguata rappresentanza che contribuisca a rafforzare l’immagine di azienda moderna; obiettivo questo che non è perseguibile presso l’insediamento di via Cardano il quale ospita funzioni aziendali strettamente operative. L’istanza è risultata in contrasto con i parametri edilizi ed urbanistici previsti dal piano regolatore vigente e , conseguentemente , in data 21 dicembre 2002  ne è stata comunicata l’improcedibilità. Altresì , in considerazione dei risvolti di interesse generale contenuti nella richiesta , in rapporto agli aspetti economici ed occupazionali  correlati all’eventuale realizzazione dell’insediamento , il Sindaco in data 17 gennaio 2003 ha ritenuto di convocare  una conferenza dei servizi di cui all’art.14 della l. 7/8/1990 ,n. 241 per l’esame della richiesta sopra citata al fine di verificare la conformità del progetto alle norme vigenti in materia ambientale, sanitaria e di sicurezza così come ammesso e previsto dall’art.5 del d.p.r. 20/10/1998 ,n.447. La conferenza dei servizi, svoltasi in unica seduta il 5 febbraio 2003 , ha valutato tutti gli aspetti inerenti il progetto presentato e non ha ritenuto di segnalare o individuare pregiudizi di sorta derivanti dalla eventuale realizzazione dell’insediamento.  All’unanimità ha determinato di proporre al Consiglio Comunale  la variazione dello strumento urbanistico mediante la definizione di un nuova zona soggetta a trasformazione edilizia/urbanistica i cui parametri e e caratteristiche sono precisati nella scheda –norma n. 7.3 la quale è redatta secondo le disposizioni contenute nell’art.23 delle N.T.A. del P.R.G. . Della determinazione assunta dalla conferenza dei servizi ne è stato dato avviso al pubblico mediante pubblicazione  avvenuta dall’11 marzo al 9 aprile 2003; nei trenta giorni successivi , ovvero entro il 9 maggio 2003 , non sono pervenute osservazioni alla proposta di variante . Sono quindi verificate positivamente le condizioni preliminari previste dall’art.5 del D.P.R. 20/10/98,n.447 e s.m."
Quindi in data 17 luglio 2003 il Consiglio Comunale decide di approvare il tutto, si esprimono a favore 10 consiglieri, Tedeschi Massimo, Toscani Luigi, Antonini Paolo, D’Angelo Giancarlo, Vanicelli Davide, Sartori Rita, Ferrante Sigismondo, Costa Giorgio, Maffini Ennio, Tomasetig Luciano, sono contrari solo Gandolfi Stefano, Mambriani Enrico e risulta astenuto Scudieri Luigi. I feroci oppositori di ogni delitto urbanistico o paesaggistico hanno invece scelto di uscire dall’aula prima della votazione, si tratta dei consiglieri Rainieri Michele, Uni Benvenuto, Bonatti Lino, Calza Paolo Mario e Denti Stefano. Come motivazione del provvedimento si dice nella delibera "risvolti di interesse generale contenuti nella richiesta , in rapporto agli aspetti economici ed occupazionali correlati alla realizzazione dell’insediamento" . Manca nella delibera ogni accenno al parere della Commissione per la qualità architettonica ed il paesaggio, organo consultivo del comune in materia di qualità urbana ed architettonica e paesaggistico ambientale.
Gli atti amministrativi successivi posti in essere per creare un palazzo la dove non era previsto potesse essere e fuori scala con, non dico col paesaggio che non esiste più in quella zona, ma con lo standard della costruzioni vicine (Outlet, Fidenza Village e Città del Gusto) sono i seguenti:
  • Pratica 232/2002 - permesso a costruire per la realizzazione della nuova sede amministrativa e direzionale ditta Furia e così motivata " Motivazione principale per cui è stata presentata la richiesta è data dalla esigenza della ditta di avere una sede amministrativa di adeguata rappresentanza che contribuisca a rafforzare l’immagine di azienda moderna".
  • Pratica 148/2003 - permesso a costruire per realizzazione di un parcheggio
  • Pratica 165/2003 - permesso a costruire per la realizzazione della nuova sede amministrativa direzionale della ditta Furia srl
  • Pratica 39/2008 - permesso a costruire per la realizzazione cabina Enel a servizio insediamento produttivo.
  • Pratica 446DIA/2008 - denuncia inizio attività con variante a pdc 148/2003 (opere urbanizzazione primaria) e pdc 165/2003 (nuovo fabbricato)
  • Pratica 500DIA/2008 - denuncia inizio attività per opere di completamento per lavori non ultimati nei termini dei titoli abilitativi del comparto scheda 7.3
  • Pratica 84IP/2009 - insegne pubblicitarie per striscione temporaneo "Centro direzionale Elios - Furia - Affitta spazi per attività commerciali, uffici" dal 30/09/2009 al 31/12/2010
Non abbiamo verificato eventuali atti successivi, l'edificio attualmente comprende il ristorante e gli esercizi commerciali che tutti ben conosciamo.

A fronte di tutti questi accadimenti è lecito chiedersi l'utilità dei costosi strumenti urbanistici PRG o PSC ed è lecito porsi anche altre domande circa l'amministrazione del nostro Comune.
*Le foto risalgono al 2011 tranne la seguente del 2010 che non c'entra niente col comparto esaminato in questo post ma che ci rimanda alla più importante realizzazione alberghiera fidentina di questo secolo.



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