Quando i librai s’incontrano a cena o alle fiere, oltre a lamentarsi per come va, di solito si sganasciano dalle risate raccontandosi certe assurde richieste che gli fanno i clienti. A volte i librai aprono anche un blog per condividere con tutti le buffe richieste che gli capita di sentire quotidianamente. Claudia è una bravissima libraia della provincia di Salerno, che da un anno e mezzo ha aperto la libreria per bambini Marcovaldo. Da qualche mese ha un blog: Il pulpito del libraio.
Claudia ce l’ha con i genitori che cercano solo i libri della triade pimpa-peppapig-barbapapà, genitori che i loro figli sono i più intelligenti del circondario, genitori che hanno poca dimestichezza con la lettura, ma che (vivaddio) incappano nella sua libreria (Cliente medio: – Ma i libri si possono comprare, o…?). Claudia gli fa il verso senza malizia, raccontandoci delle loro richieste e dei magnifici albi illustrati che non compreranno mai.
Ma quello che preferisco del blog di Claudia è la rubrica “Come che mi rincuorano”, in cui raccoglie tutti i momenti in cui ci ricordiamo perchè ci siamo scelte il pazzo mestiere di fare la libraia per bambini negli anni 2000: i bambini! La loro sconsiderata innocenza, il loro rispetto per le storie, la loro spudorata capacità di lasciarsi incantare dal nuovo…
Grazie a loro (e al blog di Claudia) ho scoperto che:
1) la Biancaneve di Lacombe è più elegante di quella Disney;
2) i rocker muoiono prima;
3) una bimba di 4 anni vorrebbe una rosa da amare come fa il Piccolo Principe;
4) i librai per bambini contano sono bambini.