Racconta di come fino a non molti anni fa, al contrario di quanto si possa immaginare in questi tempi moderni, Venezia fosse “contaminata” da insospettabili e numerosi campi ed orti; la parola campi che sta ad indicare le piazze della città infatti, deriva proprio da queste tradizioni.
Nella sostanza questo quaderno, come dice il titolo stesso, è composto da due itinerari che percorrono la città lungo i due estremi.
Due percorsi guidati che ci possono far scoprire luoghi antichi non più visibili, ma anche qualche angolo nel quale la tradizioni è sopravvissuta fino ai giorni nostri.
Non mancano alcune ricette della tradizione come ad esempio quelle con i carciofi, giusto per citarne una.
Il libro fa parte di una serie di altri Quaderni curati da altri autori ed è stampato come un vero e proprio quaderno di scuola a righe con un bel carattere corsivo che contribuisce a creare un’atmosfera prettamente casalinga.
Cosa intrigante sarebbe percorrere di persona i due itinerari utilizzando il libro come una vera e propria guida.
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