Questo post cercherà di mettere ordine in un argomento importante: i sigilli di Apocalisse. Credo che ne abbiamo individuati tre con οφις, δραχον/ς e σατανας sostantivi che indicano rispettivamente serpente, drago e satana di Ap. 12,9 e che, sempre rispettivamente individuano, sommando il valore delle singole lettere che li compongono, tre precise date della cronologia secolare: il 586a.C. (cfr. La cronologia di satana ) come anno dell'esilio babilonese; il 931a.C. (cfr. Chi ha orecchie per intendere, intenda ) come ultimo di Salomone secondo Galil e il 559a.C. (cfr. Adesso sappiamo anche da chi ) come primo anno di regno di Ciro, che noi abbiamo detto che non ha nessun ruolo nelle vicende dell'esilio.
Queste date ci dicono che la cronologia secolare, in aperta contraddizione con quella biblica, ha voluto scientemente confondere le carte seguendo il preciso piano di scardinere ogni profezia, ogni possibilità di mantenere integro un impianto cronologico che solo può permettere di difendere l'attendibilità storica della Bibbia. Finora infatti si è preso a pretesto -pretesto creato ad arte- l'incongruenza dei libri storici biblici per negare ogni valore di fonte attendibile che la Bibbia potesse avere. Abbiamo dimostrato che ciò è voluto e abbiamo parlato di malafede.
Quei tre sostantivi e le relative date sono tre dei sette sigilli di Ap 5,1. Occupiamoci del quarto, occupiamoci di Ap. 2,20 e del nome proprio Ιεζαβελincarna il falso profetismo. Di lei Ap. 2,20 ci dice non solo si spaccia per profetessa, ma induce i cristiani a a fornicare e darsi all'idolatria. La sua figura, dunque, è legata alla bestia che sale dalla terra che due corna come un agnello ma parla come il dragone Ap. 13,11. Personalmente credo che non parli come il drago, ma conti come il drago che noi, poco sopra, abbiamo visto essere simboleggiato da una data ben precisa, il 931a.C. Dunque sul tavolo c'è il nostro "gioco" cronologico biblico che la cronologia secolare vorrebbe rotto e quindi inutilizzabile, nonostante sia l'unica via retta e piana alla dimostrazione razionale dell'esistenza di Dio.
Che cosa fa Ιεζαβελ, il falso profetismo? E' tutto spiegato in Ap. 13,11-18 ed io ve lo cito per facilitare la comprensione:
11 Vidi poi salire dalla terra un'altra bestia, che aveva due corna, simili a quelle di un agnello, che però parlava come un drago. 12 Essa esercita tutto il potere della prima bestia in sua presenza e costringe la terra e i suoi abitanti ad adorare la prima bestia, la cui ferita mortale era guarita. 13 Operava grandi prodigi, fino a fare scendere fuoco dal cielo sulla terra davanti agli uomini. 14 Per mezzo di questi prodigi, che le era permesso di compiere in presenza della bestia, sedusse gli abitanti della terra dicendo loro di erigere una statua alla bestia che era stata ferita dalla spada ma si era riavuta. 15 Le fu anche concesso di animare la statua della bestia sicché quella statua perfino parlasse e potesse far mettere a morte tutti coloro che non adorassero la statua della bestia. 16 Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; 17 e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome. 18 Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d'uomo. E tal cifra è seicentosessantasei.
Fino al versetto 17 basta leggere e capire che il falso profetismo promuove il culto della bestia che sale dal mare. Badate bene che il falso profeta è falso, ma profeta. Egli sa come stanno le cose, ma crea e ha creato le condizioni perchè il suo tradimento non appaia tale. Egli vuole che gli uomini tradiscano come lui ha fatto e lo facciano più o meno coscientemente. Detto questo occupiamoci del versetto 18, occupiamoci del calcolo che porta al numero della bestia, senza però dare un volto ad essa, perchè a noi interessa per il momento un'altra cosa.
Il 666, come numero della bestia, Giovanni lo scrive non come seguenza di 6 6 6, ma come χ ξ ς (chi, csi e stigma) che sono tre precisi numeri: il 600, il 60 e il 6. Il primo numero rappresenta satana, il secondo la bestia e il terzo il falso profeta. Ιεζαβελ, la falsa profetessa abbiamo detto che induce all'idolatria i cristiani. Essa compie la stessa missione del falso profeta di Ap 13,11-18. Bestia del mare e falso profeta si muovo all'unisono e con pefetta identità d'intenti. Ecco allora che se noi sommiamo le lettere di Ιεζαβελ otteniamo 60, cioè lo stesso numero che poco sopra abbiamo detto essere, nella logica del 666, il numero della bestia. La somma delle lettere che abbiamo appena fatta ci dice tutto sulla menage bestia-falso profeta: è Ιεζαβελ che coscientemente travia i cristiani. Questo significa, alla luce di quanto ho detto in tutti gli altri post cronologici, che le lamentele verginali dei sacerdoti corrotti e venduti sono solo una manfrina. Sanno benissimo che una cronologia biblica esiste, ma la negano perchè la bestia abbia libero campo.
Considerate tutto nella sua globalità, considerate che esiste un mio studio di circa 40 pagine piene zeppe (cfr. La cronologia di Dio. Quando la Bibbia gioca con i numeri. ) di conti lineari e non contraddittori. Poi considerate le somme che ho fatte dei sostantivi οφις, δραχον/ς e σατανας che individuano e denunciano precise date della cronologia secolare. Infine considerate anche la sorprendente , perfetta corrispondenza tra testo scritto (cioè quanto il cap. 13,1-18 di Apocalisse ci dice di bestia del mare e falso profeta, i loro scopi, la loro natura) e somma delle lettere di Ιεζαβελ che da proprio il nuemero 60, il 60 di χ(600) ξ(60) ς(6) e calcolate le probabilità che tutto quanto sia una caso fortunato. E' impossibile, per cui la cara Ιεζαβελ, più o meno rnata di sacri monili che la rendono tanto devota e pia, finirà i suoi giorni in un letto di dolore, una grande tribolozione e infine la morte perchè il tempo per ravvedersi le è stato dato, ma ha fatto orecchie da mercante.