Ieri sono andata a vedere un film che aspettavo da qualche mese "Il Quinto potere", diretto da Bill Condon e presentato al Toronto Film Festival, la pellicola si basa su due libri: "Inside WikiLeaks. La mia esperienza al fianco di Julian Assange nel sito più pericoloso del mondo" di Daniel Domscheit-Berg e "Wikileaks. La battaglia di Julian Assange contro il segreto di stato" di due giornalisti britannici del Guardian Luke Harding e David Leigh.
Quello che rende il film non allo stesso livello di altre pellicole come "The social Network" è che la storia è raccontata dal punto di vista di Daniel collaboratore di Assange giudica il protagonista come colui che ha le mani piene di sangue per la divulgazioni di informazioni senza modifiche o omissis e toglie gran parte del messaggio che il regista vuole dare alla fine.
Scena alquanto discutibile è la visualizzazione dell'esercito di "WikiLeaks" che viene rappresentato da una serie di scrivanie anni 50, dove le notizie arrivano in forma cartacea; comprendo che devi visualizzare un qualcosa di invisibile, ma per una nuova forma di comunicazione sarebbe stato meglio qualcosa di innovativo.
Ma parliamo del punto forte del film: il cast, che ha caratterizzato molto bene i personaggi, totalmente nel ruolo Benedict Cumberbatch che interpreta Assange ed un interessantissimo Daniel Bruhl nel ruolo di Berg che empatizza con il pubblico.
Da non dimenticare anche l'interpretazione di Stanley Tucci e Laura Linney.
Interessante l'intervista finale e la citazione del film "Quarto potere" in uno dei discorsi del film.In conclusione un film che farà sicuramente discutere, ma che non è riuscito a raccontare in pieno il fenomeno "WikiLeaks/Assange" ed è un vero peccato.
In attesa di "Jobs" vi lascio il trailer:Taty