ISBN 9788861222366
Il 1 settembre 2010 inizia il lancio ufficiale de “Il quinto Vangelo”, il nuovo romanzo di Carlo Santi edito da Seneca Edizioni.
Carlo Santi è alla sua seconda esperienza letteraria, anche se l’Autore stesso la considera una “opera prima” per l’impegno profuso nella stesura del manoscritto e per la necessaria ricerca documentale sugli argomenti trattati. L’argomento e l’ambientazione prescelta si sviluppano attorno al controverso Vangelo di Maria Maddalena, andato perduto nei primi secoli d.C., ma che nel romanzo, invece, è sempre esistito e custodito segretamente presso la Biblioteca Vaticana. Esso racchiude gli insegnamenti e l’incarico che Gesù impartì alla Maddalena, anteponendo lei agli altri Apostoli nel fondare la sua Chiesa. Il Vangelo racconta il «segreto» dell’anima che percorre sette stadi (i vizi capitali), conoscendoli e superandoli si arriva al Nous, l’intelligenza divina che domina e crea la materia potendo, così, incontrare Dio e parificandosi a Esso. Un’organizzazione segreta denominata «Il Crepuscolo», seguace della Maddalena, riesce a impadronirsi del manoscritto rubandolo al Vaticano uccidendo, tra l’altro, tre custodi dell’archivio; omicidi che saranno solo i primi di una lunga interminabile lista. Il Crepuscolo ha l’intenzione di fondare una nuova religione basata sul ruolo principale della donna, quale espressione di creazione e natività. Gli omicidi divengono di dominio pubblico mentre il Vaticano mantiene segreta la notizia del furto, considerandolo una questione interna alla Santa Sede. Infatti, la verità di quel Vangelo porterebbe inevitabilmente al «crollo» della Chiesa, così come la si è sempre conosciuta; per questo il Papa incarica Tommaso Santini, figura misteriosa a capo di un Organismo riservato del Vaticano, al recupero del manoscritto affinchè torni a rimanere segreto. Il Risolutore inseguirà le tracce dell’organizzazione passando dall’Egitto fino in Israele, poi da Montecarlo fino in Germania per scontrarsi violentemente e senza esclusione di colpi, con un nemico millenario della Santa Sede.
“Ritengo che gli argomenti trattati” precisa Santi, “siano in grado di sviluppare un acceso dibattito fra i lettori per via di una visione «alternativa» delle interpretazioni storiche e teologiche che, ancora oggi, potrebbero far discutere.”