- Venerdì 29 maggio 2015, Cinema Ambassade in compagnia di Iavacc.
Visivamente splendido, di ricchezza e di eleganza equamente ripartite tra costumi sgargianti e ambientazioni esoteriche, il racconto dei racconti è una splendida scatola finemente cesellata ma vuota. Le immagini sono destinate a restare nella memoria per potenza evocativa, come quadri viventi capaci di animare gli episodi con colori vividi dalla fotografia potente.
Per alcuni versi l'operazione ricorda The fall che però, nonostante alcune ingenuità, ha una potenza emotiva di ben altro spessore.
La matrice originale del testo è rispettata senza quell'interpretazione autoriale che avrebbe fatto la differenza e quindi i racconti/episodi de Lo cunto de li cunti riescono per metà, come del resto ognuno delle storie che lasciano con un senso di irrisolto e di incompiuto, che in alcuni casi proprio non risuona.
Cast quasi interamente estero su cui svetta l'inglese Bebe Cave, una Viola particolarmente immedesimata, la partecipazione italiana è ridotta a cammei poco significativi. Più incisive le maschere di vari caratteristi che danno vita a volti scavati e personaggi che sembrano arrivare da un tempo lontano.
Resta un po' il sospetto di un film progettato non per un'urgenza artistica ma per piacere immensamente ad un certo tipo di pubblico di cui ovviamente non faccio parte.
In abbinamento due luoghi mangerecci che hanno incornicato il prima e il dopo del Cunto: Luppolo e Farina in Viale delle Accademie, 65 tel. 0659601762 dove si mangia una buona pizza al taglio e si bevono parecchie birre artigianali, con anche uno spazio all'aperto e la gelateria I mannari in Via di Grotta Perfetta, 125 tel. 06 54che fa davvero un gelato di altissimo livello per gusto e materie prime utilizzate. Entrambi i posti certificati da Iavacc in persona e questo, voglio dire, è una garanzia!