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Il Rafale vince la competizione per il MMRCA indiano

Creato il 07 febbraio 2012 da Geopoliticarivista @GeopoliticaR
Il Rafale vince la competizione per il MMRCA indiano

Il francese Rafale, prodotto dalla Dassault, avrebbe vinto l’ambito contratto per 126 MMRCA [Medium Multi-Role Combat Aircraft, aereo medio da combattimento multi-ruolo] dell’India. La scelta sarebbe dipesa dal prezzo, inferiore a quello del Eurofighter Typhoon. Ma siamo ancora alle fasi iniziali: inevitabilmente seguiranno mesi di negoziati dettagliati prima di siglare un contratto così complesso e danaroso.

L’Aviazione indiana (IAF) ha sempre fatto il tifo per il Rafale, e dunque dev’essere contenta e soddisfatta per il lavoro ben fatto, considerando la complessità ed i ritardi tipici di quando un gran numero di decisori dev’essere consultato. Una delle ragioni di tale favore, oltre ai meriti intrinseci a questo caccia, è l’esperienza

Il Mirage 2000
indiana col Mirage-2000 acquisito nel 1984-85. Il Mirage fu usato inizialmente nella fase d’apertura in Sri Lanka. In seguito il Mirage provò la sua tecnologia superiore anche durante il conflitto di Kargil, quando i piccoli bersagli nemici ad altitudine elevata non potevano essere attaccati con successo con altri caccia. La flotta di Mirage-2000 ha mantenuto tassi d’utilizzo e servibilità molto alti, e soprattutto una storia di sicurezza di volo incredibilmente invidiabile. Si spera che il Rafale si riveli egualmente efficace ed economico sul lungo periodo. Mi è stato detto che la ragione principale dell’alta servibilità della flotta di Mirage-2000 sia la disponibilità quasi istantanea di ricambi e supporto tecnico dalle francesi Dassault e Thales, ed un laboratorio avionico d’avanguardia a Gwalior ch’è più sterile del migliore reparto ospedaliero di cure intensive. Considerando che la qualità dei tecnici è più o meno la stessa in tutta la IAF, devono essere la tecnologia occidentale, l’addestramento e la procedura operativa standard formulati dai francesi e la costantemente stretta interazione tra l’utente e il fornitore i responsabili del successo della flotta di Mirage-2000. Forse per questa ragione l’India ha scelto di aggiornare i Mirage-2000 per la cifra eccezionalmente alta di 1,8 miliardi di dollari. La IAF farà sicuramente lo stesso col Rafale, per ottenere ricambi e supporto alla manutenzione puntuali.

Si tratta del primo contratto d’esportazione aggiudicatosi dalla Dassault, e la possibilità che dopo un tempo ragionevole la IAF ordini ulteriori caccia Rafale, pone sui francesi una responsabilità molto pesante: probabilmente futuri contratti nel mondo saranno influenzati dall’esperienza indiana. Ci si aspetterà che la Dassault trasferisca tutta la “conoscenza” di questo caccia di quarta generazione richiesta per operazioni sicure ed efficienti. Centrali per il successo del progetto Rafale saranno alti tassi di sortita e facilità di mantenimento. Benché leggermente meno costoso del Eurofighter Typhoon, il Rafale è tra i caccia più costosi al mondo. L’India cercherà dunque di trarre valore reale dai soldi spesi, in termini di Trasferimento di Tecnologia (ToT) e costi di ciclo vitale.

Un Rafale in volo

Un’altra area essenziale di cooperazione sarebbe l’assistenza fornita dalla Francia all’annoso programma indiano per il motore Kaveri.Tutti i contratti militari di questa portata si dice includano fino al 50% di obblighi collaterali. Dato lo stato attuale dell’industria militare indiana e i relativi regolamenti, sia l’India sia la Francia dovranno trovare modi nuovi ed innovativi per tradurre ciò in realtà. Il Rafale reca con sé una vasta gamma di armi e missili altamente sofisticati, senza i quali sarebbe solo un’avanzata piattaforma. L’India farebbe bene ad esplorare la manifattura di quante più armi e missili possibili. Un’altra area di stretta cooperazione e ToT, se questa relazione deve diventare veramente remunerativa per entrambi, è l’avionica, incluso il radar AESA (esso stesso in corso di sviluppo). HAL, la compagnia indiana che eventualmente realizzerà i restanti 108 caccia in India, ed altre piccole e medie imprese associate, necessiteranno anche un supporto ed una comprensione molto stretta, per inserire fermamente l’India in una traiettoria d’alta tecnologia. La Francia può giocare una funzione essenziale nell’accorciare la curva d’apprendimento. Infatti il Ministero della Difesa, ed in particolare il suo Dipartimento di Produzione Militare, deve agevolare l’industria indiana nel fare squadra con la Francia per disegnare e sviluppare altri sistemi, come aerei senza pilota (UAV e UCAV), missili multiscopo (in particolare MANPAD), munizioni guidate di precisione (PGM), ed una serie d’altre armi per il consumo ed anche l’esportazione indiana.

La prima porzione di 18 caccia Rafale pronti al decollo raggiungerà probabilmente i cieli indiani solo nel 2015; ciò garantisce alla IAF un tempo adeguato per preparare accuratamente l’infrastruttura di supporto. Almeno inizialmente, è molto probabile che la IAF ospiterà il primo squadrone a Gwalior, base del Mirage-2000. Date le condizioni di volo indiane, la IAF dovrà anche assicurare un ambiente di volo relativamente libero da uccelli.

Va notato nuovamente che, sebbene il Rafale possa costare meno dello Eurofighter, è comunque terribilmente costoso. Si è parlato di costi unitari fino a 100-125 milioni di dollari (500-625 milioni di rupie). La manutenzione e conservazione dell’aeroplano richiederebbe dunque un livello molto alto d’addestramento e abilità, sia da parte dei piloti sia dal personale tecnico. Non possiamo davvero permetterci stupidi errori. Bisognerebbe perciò apportare un fondamentale cambiamento alla nostra prospettiva delle operazioni in tempo di pace, quando la disponibilità di servizi di sostegno – come previsioni del tempo, controllo del traffico aereo, infrastrutture a terra tipo piste d’atterraggio chiare e pulite e strutture radar e di navigazione – andrebbero assicurate 24 ore su 24, 7 giorni su 7. La Legge di Murphy vale anche nell’odierna alta tecnologia; forse soprattutto in essa. Le operazioni di volo in tempo di pace non sono meno onerose di quelle in tempo di guerra. La IAF dovrà rapidamente addestrare i suoi piloti ed il personale di supporto per rendere il Rafale pienamente operativo in tempo utile.

(Traduzione di Daniele Scalea)


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