Nel momento in cui il Samsung Galaxy S7 ed il Samsung Galaxy S7 edge sono stati presentati, c’è stata molta sorpresa nell’apprendere che in essi era stato integrato un sistema di raffreddamento a liquido al fine di mantenere le temperature sempre basse. Perfino Justin Denison, il portavoce durante il Samsung Unpacked 2016 ha messo molta enfasi nel presentare questa caratteristica:
And now, your phone can run fast without running hot. The Galaxy S7’s new cooling system is built with a technology first used in rockets and satellites. There’s a tube containing a liquid that vaporizes at high temperatures, and then condenses at lower temperatures…kind of like air conditioning for your phone. I mean, how cool is that?
Prendendo in mano il Samsung Galaxy S7 e giocandoci anche per delle ore, è venuto fuori che le temperature non arrivano mai a superare un certo limite. Ebbene, nonostante sia un’ottima cosa, il sistema di raffreddamento a liquido (che poi non è presente neanche del liquido ma del gas) non è stato implementato per precauzione nei confronti del SoC Qualcomm Snapdragon 820 (visti i precedenti con la versione 810) ma per far fronte all’elevata richiesta di risorse del Gear VR.
Sfruttare infatti il visore per la realtà virtuale comporta un carico di lavoro per la CPU e per la GPU molto importante, il che si traduce obbligatoriamente in un surriscaldamento maggiore. Grazie a questo sistema però, lo smartphone riesce comunque a mantenere delle temperature accettabili.
samsung2016-03-20Lorenzo Spada