Il raffreddore di Amos Perbacco

Da Iladev @IlariaDeVita

Questo libro parte già con due garanzie. È scritto dalla coppia giovane e super-bravissima Erin E. Stead e Philip C. Stead- autori di “E poi è primavera” e “Orso ha una storia da raccontare” di cui ho parlato qualche mese fa- ed è pubbicato da Babalibri, casa editrice di qualità che fa sempre albi stupendi (I love Babalibri!). Stavolta parliamo di “Il raffreddore di Amos Perbacco”, un albo illustrato tenerissimo, poetico, dolce e commovente. Il libro è uscito nel 2011 e quindi è precedente agli altri due di cui sopra ma io l’ho scoperto adesso e va bene così! Ha vinto tanti premi tra cui la prestigiosa Randolph Caldecott Medal 2011 e il New York Times lo ha inserito tra i miglior albi illustrati del 2010…e io non lo conoscevo argh!


È un libro non sul raffreddore e sulle milleduecento malattie al mese che si prendono i bambini, come potrebbe sembrare dal titolo, ma un libro sull’amicizia, sulla solidarietà, sull’affetto, sull’importanza del darsi agli altri senza risparmiarci. Uno di quei libri da sfogliare ed assaporare con calma ed attenzione per coglierne a pieno tutti i piccoli dettagli di cui è disseminato. Un libro che commuove (almeno me che ho la lacrima sempre dietro l’angolo), che scalda il cuore e rimane dentro perché è carico di quella leggerezza piena di significato.

Ma insomma di che parla ‘sto libro? Parla di un signore (Amos Perbacco) dall’aspetto un po’ grigio e triste, un signore che sembra molto solo e pieno d’amore da dare agli altri, che ogni mattina si sveglia, fa colazione, prende l’autobus e va allo zoo dove fa il guardiano. Qui Amos ha molto lavoro ma trova sempre il tempo per un gesto di attenzione speciale da rivolgere ad ognuno dei suoi amici animali. Ci sono l’elefante indeciso con cui gioca a scacchi, la tartaruga che vuole sempre gareggiare per vincere, il pinguino troppo timido a cui fa Amos compagnia, il gufo paurosone a cui legge una storia al tramonto e il rinoceronte ipocondriaco a cui asciuga il naso gocciolante di raffreddore.


Un giorno però è il premuroso Amos a svegliarsi con un tremendo raffreddore che lo fa stare molto male e non gli permette di andare a lavorare dai suo amati animali dello zoo. Per una volta è lui ad avere bisogno di aiuto e allora cosa fanno i suoi amici? Prendono un autobus e vanno a casa sua a trovarlo per ricambiare tutto l’affetto che lui dà sempre a loro e coprirlo di attenzioni e amore. Gli leggono un libro, gli preparano un tè, giocano a scacchi con lui e gli fanno una premurosa compagnia fino a che non si rimette in sesto. Questa è la vera e rara amicizia e Amos l’ha trovata in degli essere speciali. Quanta poesia e dolcezza in questa situazione.


Il libro poi è un perfetto incastro di messaggio e illustrazioni. Queste sono state realizzate da Erin Stern con una tecnica spettacolare, il woodblock printing. Servono matite, tavolette di legno, scalpelli e rulli di inchiostro. Si preparano le scene del libro su blocchi di legno poi ci si stende il colore e con un rullo si passano sul foglio.
Insomma anche questo libro meraviglioso va meritatamente dritto in libreria!


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