Ecco, lo sapevo. Ho appena finito l'ultimo libro della saga del BarLume (ultimo in ordine di lettura, non cronologico... che le saghe per qualche bizzarro motivo non riesco mai a leggerle in ordine giusto) e già sento terribilmente la mancanza di nonno Ampelio. Un po' anche di Aldo, e del Rimediotti e del Del Tacca. E tutto sommato anche di Massimo. Ma nonno Ampelio sarà sicuramente quello che mi mancherà di più. E pazienza se questi libri di giallo in realtà hanno ben poco e se le trame e le indagini sono sempre un po' labili. E' il contesto ad essere fantastico: il bar di Pineta, in cui è il barrista a decidere cosa puoi o meno ordinare, e che sembra una costola dell'ospizio visto che i frequentatori più assidui sono proprio questi quattro vecchini scassapalle di cui Massimo vorrebbe a volte liberarsi ma di cui alla fin fine non può fare a meno. D'altronde senza di loro, nemmeno lui saprebbe tutti i pettegolezzi del paese... certo, in cambio avrebbe un tavolo in più libero (guarda caso l'unico in cui funziona il wi-fi) e un biliardo accessibile a tutti.
E questa volta forse la trama gialla è ancor meno gialla del solito, eppure è riuscita a commuovermi, per la sua logica, perché il movente altro non è che l'amore, un amore semplice e sincero che non riesce ad accettare le brutture della vita. Certo, forse le invettive di Massimo verso la chiesa e, più in particolare, verso i credenti troppo bigotti, sono un tantino eccessive (seppur, almeno per me, completamente condivisibili)... ma servono a spiegare la trama e il suo corso e ad attribuirle ancora un senso maggiore. Tanto alla fine, se proprio non ci va di sentirle queste invettive, basta fare come i vecchini e mettersi a parlare d'altro, ignorandolo completamente.
Li adoro, davvero. Forse perché amo tantissimo la Toscana e il toscano (sì, lo so, ve l'ho già detto in tutte le recensioni), forse perché la caratterizzazione di questi personaggi è semplicemente perfetta o forse semplicemente perché sono libri che fanno ridere, ridere di gusto, senza doverci pensare troppo. Fatto sta che spero che Malvaldi ritorni presto a parlare di loro e a creare nuove fantastiche avventure.
Dite che domenica pomeriggio, quando finalmente vedrò dal vivo l'autore, posso farglieli autografare tutti?
Titolo: Il re dei giochi Autore: Marco Malvaldi Pagine: 192 Anno di pubblicazione: 2010 Editore: Sellerio ISBN: 978-8838924798 Prezzo di copertina: 13,00 € Acquista su Amazon: formato brossura: Il re dei giochi formato kindle: Il re dei giochi (La memoria)