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Il re del Labirinto

Creato il 07 novembre 2010 da Zetaman
Il re del LabirintoCi sono storie che prendono il lettore per mano e lo accompagnano lungo percorsi tortuosi, spingendolo magari verso ripide discese per poi riafferrarlo bruscamente un attimo prima del precipizio. La storia che vi stiamo per raccontare è una di queste.E nell'ascoltarla qualcuno di voi sarà così bravo da individuare parecchi riferimenti mitologici. Eccola.
C’era una volta il potente re di un’isola che, per superbia o errore, offese il dio del mare. Per vendetta un toro invincibile fu scagliato nel mezzo del suo regno e solo con grande fatica un eroe riuscì a catturarlo e trascinarlo lontano… ma questa è un’altra storia.
La regina dell’isola, infiammata d’insana passione per il toro, concepì un figlio e partorì un essere metà uomo e metà toro che si cibava di carne umana. Il re chiamò il suo migliore architetto che costruì una prigione dagli infiniti meandri per rendere impossibile la fuga. E la chiamò Labirinto. Allora il crudele sovrano ordinò ai suoi vassalli di fornire annualmente sette fanciulli e sette fanciulle da sacrificare alla bestia… ma anche questa è un’altra storia.
Un giorno un giovane principe giunse per sfidare il mostro. Era così bello e fiero che la figlia del re se ne innamorò e gli offrì il suo cuore e il suo aiuto. Gli insegnò a superare le insidie del Labirinto per mezzo di uno spago con cui segnare la via e ritrovare l’uscita. Così il principe uccise il mostro e l’innamorata lo seguì nella fuga. Finché, destandosi una mattina sulla spiaggia di un’isola straniera, si ritrovò sola perché il giovane l’aveva abbandonata… ma pure questa è un’altra storia.
Il re sospettoso rinchiuse l’architetto e suo figlio nel Labirinto. Evasero, volando con ali d’uccello, ma troppo in alto si diresse il figlio e il calore del sole sciolse la cera con cui avevano fissato le penne. Ma troppo doloroso è narrare d’un padre che assiste alla caduta del proprio figlio e d’altronde… anche questa è un'altra storia.
Il re, furioso per la fuga dell’architetto, armò la flotta e partì per muovere guerra a chiunque avesse avuto l’ardire di nasconderlo alla sua ira. Lo scovò, infine, in una lontana terra d’occidente. Il signore di quel luogo acconsentì a consegnarlo, ma le sue pietose figlie offrirono al re del Labirinto un bagno caldo, prima che ripartisse col prigioniero a loro caro. Quando fu dentro la vasca, l’architetto lo sommerse di acqua bollente e il re capì che quella volta per lui… non ci sarebbe stata un’altra storia.
Il racconto che avete ascoltato dalla voce di Fulvio Julita era "Il re del Labirinto" una storia scritta da Alfa dei Misteri ispirata a miti classici come le vicende del re Minosse, della regina Pasifae, del Minotauro, nonché la storia di Teseo e Arianna e quella di Dedalo ed Icaro.

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