Care amiche, gentili amici,eccoci arrivati alla quarta tappa del Blog Tour dedicato a
IL RE DI PICCHE E LA REGINA DI CUORI,
romanzo rosa che più rosa non si può di Angelica Cremascoli (Triskell Edizioni)Abbiamo gustato le tappe precedenti, magistralmente orchestrate dalle colleghe blogger. Adesso tocca ai PERSONAGGI di questa storia divertente e romantica.
Apriamo il libro e...
Cominciamo con ENGIE PORTER, la protagonista. E la sorprendiamo in un momento particolare…
Cosa dice Engie di se stessa? Ascoltiamola…
Chi sono?
Risposta numero uno: un’ubriacona, appunto.
Porter Engie, astemia. L’ho detto talmente tante volte che la gente ha cominciato a pensare che mi chiamassi così. Fa parte della mia presentazione formale, delle mie generalità. O dei miei segni particolari. È ciò che mi contraddistingue dalla massa e che mi ha reso la guastafeste asociale che sono diventata, dopo l’assidua frequentazione dei giovani corrotti dalle promesse effimere di un Chupito.
Tuttavia, la mia situazione attuale necessita di una correzione: Porter Engie, astemia ma ubriacona per una notte.
…
Risposta numero due: un’ubriacona affetta da amnesia o da Alzheimer precoce.
Sì, perché, nel caso in cui vi fosse sfuggito il dettaglio, non ho la più pallida idea di dove mi trovo. Con la capacità reattiva in pensione a Machu Picchu, sarei anche potuta finire in un camion tritarifiuti col sorriso sulle labbra, invasata da un’ondata di deficienza acuta e suicida.
…
Per fornire la risposta numero tre, però, devo attendere di arrivare, claudicante, goffa e con la faccia più verde della moquette, sulla porta della cucina, dove un ragazzo senza maglietta e con i jeans abbastanza abbassati per farmi provare un famigliare calore sulle guance sta preparando dei pancakes fischiettando.
Bene. Ecco svelato l’arcano mistero: sono un’ubriacona, affetta da amnesia o da Alzheimer precoce, che scopa con gli sconosciuti.
Sconosciuti… Siete curiosi quanto lo sono diventata io, leggendo la risposta numero 3? Facciamo la conoscenza di Mr KEY HEARTH, il protagonista maschile.
Dovevo essere proprio ubriaca per andare a letto con questo qui: un clown vanaglorioso, pieno di sé, convinto di poter fare il divertente con una ragazza solo perché dotato di addominali che distrarrebbero da qualsiasi stronzata si faccia scappare da quella bella bocca, magnetica e accattivante quasi come gli occhi profondi e glaciali… ok, non ho vomitato abbastanza. Ho ancora alcool in circolo. Sto perdendo il filo del discorso per seguire quello del suo sguardo e non va bene per niente.
Un ciuffo moro gli accarezza un occhio, rendendolo pericolosamente affascinante, e lui lascia che i capelli sfuggano al suo controllo per seguire i capricci del vento, consapevole di quanto ciò turbi chi lo osserva, nascosto da dolci nuvole di zucchero filato.
Non è che lo stia proprio osservando. Gli sto facendo una radiografia oculare.
Qualcosa mi dice che non è molto abituato a essere ignorato, a uscire con una ragazza che non gli penda dalle labbra, e confesso che mi suscita un subdolo piacere vestire i panni della sua frigida e insensibile “prima volta”. La gente che cresce con il dono della bellezza ha un bisogno impellente che qualcuno gli ricordi che non sempre l’adorazione gli è dovuta.
Ricapitolando: è un vanesio, presuntuoso, logorroico, megalomane, viziato sex-symbol, che ha mandato una galoppina insipida a dare il suo numero, scarabocchiato senza neanche tanta cura, magari tra un servizio fotografico e l’altro, a una ragazza conosciuta in un locale durante un bagno suicida di alcool, che gli ha fatto capire, chiaramente e senza parafrasi, di non sopportare nemmeno l’idea di una probabile frequentazione al di fuori di un bicchiere di vodka lemon.
Engie definisce Key “un vanesio, presuntuoso, logorroico, megalomane, viziato sex-symbol” e non stentiamo a crederle. Quello che non crediamo assolutamente (odio gli avverbi di modo che finiscono in …mente, ma questa volta me lo lascio scappare) è che fra i due NON scocchi la proverbiale scintilla. E che scintilla! Fuochi d’artificio, Vesuvio in eruzione, magma a tonnellate. Insomma, come avrebbe detto il grande Totò: i due si piaciucchiono…
Avrete notato una tizia con i capelli inverosimili. Chi sarà mai?
Svelo subito l’arcano mistero. Signore e signori, ecco a voi con l’improponibile nome di BRENDA BRANDI, detta BROWNIE, un personaggio che serpeggia (uso il termine a ragion veduta, credetemi) per tutto il romanzo. Lascio la parola a Engie, che la descrive così:
Lei è la perdizione che ho sempre rifuggito. È impetuosa, sfacciata, svergognata, maliziosa, saccente, in continuo fermento, vulcanica, eccitata dalla vita, ebbra di curiosità. Una cavalletta caffeinomane, in pratica.
Sembra così inerme da vedersi: la pelle candida, l’espressione angelica, gli occhi sognanti, ma nel contempo così subdola e incapace di accettare una sconfitta. Un’innocente e meravigliosa spina nel fianco.
Non è sempre così piacevole lavorare per Brownie. Se si escludono queste sporadiche gite salutari e l’estasi quasi nirvanica dei concerti, ciò che rimane sono i suoi vessanti e prolissi monologhi a sfondo erotico, dettati dall’astinenza di mesi di viaggio, che agisce come benzina su una miccia perennemente accesa, ma repressa da uno stato di errante vagabondaggio.
Quando avrà un nuovo flirt di cui vantarsi, ogni nube sparirà e ogni rancore verrà dimenticato, per consentirle di avere ancora una confidente su cui riversare il fiume delle sue emozioni.
Ecco, vi ho fatto conoscere i due protagonisti ed il personaggio secondario più interessante (non me ne vogliano le ragazze, lo so che i fratelli di Key sono da urlo… la prossima volta!). Spero che vi siate divertiti a leggere queste descrizioni. La penna di Angelica Cremascoli è magica, vero?
Una chicca finale?http://www.kizoa.it/Animated-Collage/d1c12944562k6672089o1
Passo il testimone per la quinta tappa!