I segnali di malcontento finirono per emergere fra i suoi stessi sostenitori, fra i nazionalisti neri preoccupati per la sua disponibilità a coinvolgere nell’azione bianchi e ispanici, fra gli attivisti delusi dal suo insuccesso nell’affrontare di petto il problema della povertà e fra tutti coloro che preferivano il sogno alla realtà, l’impotenza al compromesso.”
Barack Obama su Harold Lee Washington, primo sindaco nero della città di Chicago
Questa frase e’ tratta dalla biografia del presidente: “I sogni di mio padre“. L’ho presa dalla premessa dell’e-book “In Difesa di Barack Obama“, scritto da Emilio Carnevali, giovane filosofo marxista romano, e pubblicato da Micromega, dove e’ possibile scaricarlo gratuitamente.
Vivendo a New York (ed essendo sposata con un filosofo romeno che sotto il comunismo reale ci e’ vissuto) ho una idea ben chiara di cosa sia il liberismo e di cosa sia il comunismo. Una cosa e’ certa: il fenomeno Obama, ancora osannato ed encomiato in Italia, e’ in caduta libera in America dove persino la sinistra piu’ estrema si sarebbe disamorata di lui, come aveva “profeticamente” predetto il futuro presidente accennando a Harold Lee Washington; un chiaro riferimento alla sua futura linea politica e al suo ‘fato’.
Nella seguente intervista apparsa su Democracy Now, Cornel West e Tavis Smiley parlano del cinismo politico e dell’ipocrisia di Obama, che avrebbe disatteso tutte le promesse fatte. Sul fronte interno, West fa notare che il problema della poverta’ cronica che affligge milioni di famiglie americane, poverta’ aumentata esponenzialmente in seguito alla crisi finanziaria, non e’ stato affrontato in campagna elettorale e che Obama non avrebbe alcun piano concreto per il rilancio dell’economia. Fatto grave, l’introduzione del 2013 National Defense Authorization Act, che in barba alla costituzione, permettera’ la detenzione prolungata e preventiva dei “nemici dello stato”. Sul fronte estero, le critiche riguardano le promesse disattese di un rapido ritiro delle truppe dal medio oriente e la fallimentare politica estera; guarda il video.
Riguardo il giuramento di Obama
Persino l’ultra marxista Cornel West in questo giorno solenne in cui Barack Hussein Obama (che e’ notoriamente agnostico e per scopi puramente politici si e’ aggregato alla chiesa protestante Episcopale) ha giurato in pompa magna su ben due Bibbie la sua fedelta’ alla nazione (spingendosi addirittura a mettere la mano sul cuore, fatto per lui inconsueto), non si e’ astenuto dal parlare di “calcolo politico” accusando il presidente di sfruttare indebitamente un’icona americana di moralita’ e giustizia come quella del reverendo Martin Luther King, di cui oggi si festeggia il ricordo. Obama ha giurato infatti sulla preziosa Bibbia del reverendo in custodia presso la Libreria del Congresso, un gesto che Cornell West ha dichiarato praticamente blasfemo, perche’, ha detto :
“I got upset because you don’t play with Martin Luther King, Jr. and you play with his people, and by his people what I mean is people of good conscience, fundamentally committed to peace, and truth, and justice,” – West condemned Obama for using King’s “prophetic fire as just a moment in presidential pageantry” and called it a “political calculation.” (video su: NRO)
Ma non e’ la prima volta che il presidente sfrutta la luce riflessa delle icone della storia afro-americana: ricordate la foto scattata nell’autobus che porto’ alla ribalta il caso di Rosa Parks?
Nani e ballerine: l’arresto del rapper Lupe Fiasco
Sin dal 2008 Obama ha mostrato di gradire moltissimo le manifestazioni autocelebrative e sono davvero un esercito i musici e gli artisti che continuano a pagargli tributo: Beyonce, Shakira, Madonna, James Taylor, Bon Jovi e molti altri sono proprio fedelissimi, mentre nelle fila degli attori si registra qualche defezione, ad esempio Matt Damon. Si tratta di una prassi ben consolidata, ne ho parlato in Nani e ballerine, il circo continua: Shakira nuovo consulente di Obama. Anche Cornel West, come del resto i Repubblicani e i conservatori, che da anni mettono in guardia il paese contro questa strana irrazionale isteria degli elettori-fan che circonda il fenomeno Obama, ha notato il fatto e non credo approvi;
If you wanna stay in the White House and break-dance, do it, but don’t tell us lies” – Cornel West
Rimanendo in tema, un fatto grave e’ stato l’arresto del rapper Lupe Fiasco durante i festeggiamenti per la fresca rielezione in corso a Washington;
“Un rapper insulta Obama durante un concerto e viene portato via dal palco. Protagonista Lupe Fiasco, cantante originario di Chicago, che si stava esibendo a Washington in uno degli eventi musicali organizzati nella capitale americana in occasione del giuramento del presidente. Durante la sua esibizione Fiasco ha lanciato però un’invettiva contro Obama ed è stato allontanato da alcuni uomini della sicurezza. Gli organizzatori negano che il rapper sia stato cacciato per le sue parole contro Obama ma – dicono – solo perché era diventato ripetitivo e il pubblico si stava annoiando”. (video su: Il Corriere della Sera)
Ammetto di non essere d’accordo con le accuse mosse dal rapper, che sono assurde; in pratica Fiasco accusa Obama di continuare la “guerra imperialista” degli Stati Uniti in medio oriente invece di ritirare tutte le truppe, via non praticabile a causa della presenza di Al Qaeda che sta riguadagnando terreno in Afghanistan, Pakistan e si sta allargando in Africa e Nord Africa. Pero’, e’ altrettando assurdo arrestare un artista durante un’esibizione per avere criticato il presidente! E’ un segnale gravissimo, orrido, che conferma le paure dei repubblicani, adesso condivise anche dalla elite della sinistra americana, come appunto Cornel West.
Il 2013 National Defense Authorization Act
West ha accennato nell’interivsta anche a questa nuova legge, accusando l’amministrazione di introdurre un sistema di controllo “cripto-fascista” nella nazione. In effetti Obama e’ inquietante quando parla di creare un “nuovo regime legale” che consenta la detenzione preventiva e indefinita dei prigionieri di guerra. Anche i media allineati come la MSNBC non hanno potuto esimersi dal criticare questo controverso provvedimento: “Obama signs 2013 defense authorization, minus indefinite detention ban“.
Premetto che e’ utopico parlare di disarmo, di pacifismo e di dialogo in un periodo storico come questo nel quale le organizzazioni terroriste internazionali si infiltrano sempre piu’ in Europa (vedi il caso di Bulgaria e Turchia ad esempio) e in cui l’onda lunga delle “primavere arabe” sta destabilizzando sempre piu’ regioni africane – sia grazie ai terroristi, sia grazie alle lotte interne fra i fondamentalisti islamici e quelli che invece chiedono di riformare lo stato secondo principi democratici – invischiando per forza di cose anche l’Europa in potenziali conflitti dall’esito incerto. Quindi occorre stare in guardia. Pero’ e’ anche vero che se Obama parla in quei termini, vuol dire che ai piani alti si prevede un allargamento dei conflitti con relativo incremento di terrorismo domestico. Vi ricordo che al largo dello stretto di Ormuz, in Iran, transitano ancora le navi da guerra di 25 nazioni, leggi il mio post dello scorso settembre. E’ una situazione controversa, un’arma a doppio taglio questa legge, perche’ puo’ essere sfruttata per aumentare il controllo poliziesco dello stato sulla societa’ civile, come avviene dai tempi di Bush. Dai e dai, presidente dopo presidente, democratico o repubblicano che sia, non fa differenza, si erodono le liberta’ costituzionali e potremo svegliarci un giorno non troppo lontano in una spiacevole situazione Orwelliana. Certo anche la critica di Naomi Wolf e’ da intendere alla maniera di Cornel West, ma ha ragione ad allarmarsi per questa nuova legge che non fa onore a questo paese, gia’ tristemente famoso per diverse violazioni della convenzione di Ginevra a Guantanamo e nei centri di detenzione di mezzo mondo. Guarda l’intervista alla Wolf: The Shift Into Fascism Continues Under Obama.
Obama continua a venire fotografato in pose auliche, secondo uno stile e un gusto tipicamente nord coreani - di fronte alla statua di M.L.K. , di fronte ai ponti da ristrutturare, sul famoso autobus su cui viaggio’ Rosa Parks e via cosi’ – ma a parte le fotografie e tutto il merchandise che si puo’ acquistare nei negozi di souvenirs di New York, dalle tazze per il caffe’ alle magliette, ai giochi da tavola (vedi foto), di politicamente concreto non si e’ fatto nulla se non: peggiorare lo stato dell’economia nazionale, aumentare la dipendenza dei cittadini dallo stato, aumentare le tasse, erodere le liberta’ civili, attaccare la chiesa, imporre matrimoni omosessuali e garantire aborti fino al nono mese di gravidanza, gestire miseramente la politica estera e molto molto altro.
Che la sinistra oltranzista lo critichi di non essere abbastanza “di sinistra”, mi interessa poco e addirittura mi rincuora, perche’ la ricetta della sinistra e’ sempre la stessa: piu’ tasse per tutti, meno soldi per tutti, immobilita’ sociale, censure di varia natura… E’ proprio vero che c’e’ sempre chi e’ piu’ a sinistra di te, eh? Penso anche alle scaramucce fra Vendola e Bersani… Inoltre la sinistra estrema qui in America e’ proprio stalinista e affonda la sua retorica non solo nella lotta di classe e contro il capitale, ma anche nella lotta per l’affrancamento razziale, elemento che per fortuna, manca in Italia e che rende esplosivo il confronto. Mi fa piacere pero’, che anche i moderati di sinistra, i liberal-limousine - quelli che si vestono firmati e paventano idee progressiste parlando di redistribuzione del capitale, con l’ultimo i-Pad sempre a portata di mano e un appartamento da 4.000 dollari al mese in affitto a Manhattan – inizino a vedere Obama per cioe’ che e’.