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Il Re Martini - The King Martini

Da Photogeisha

Reduce da un pellegrinaggio scalzo tra bar e speakeasy di Londra, mi ritrovo a saltare di palo in frasca nel tentativo, purtroppo vano, di fissare almeno alcune delle mie strabilianti impressioni alcoliche.

Apriamo le danze al Nightjar, con la glaciale, incredibile maestria di Martina Breznanova.
Impeccabile apparenza in un crescendo eroico-erotico di commozioni e digressioni applicate al bere miscelato.

Proseguiamo con l’ingiusta fama dell’Artesian Bar, dove “l’Arte” è asservita ad un commercio così evidente da risultare quasi fastidioso.

Una pausa d’altri tempi al Savoy.
La classe non è acqua ma ghiaccio cristallino tagliato a mano, con il cliente al centro di un universo meravigliosamente retrò, a prescindere dalle sue stranezze di bevitore ossessionato dal Re Martini - da lasciar riposare al buio e al gelo per almeno 24 ore. GULP!

L’apoteosi artistico-alcolica però, l’ho raggiunta nella meravigliosa cornice dei due Bar del Connaught Hotel: il Coburg ed il Connaught.
Accoglienza imprevedibile ed attenzione unica. Ospitalità elevata al quadrato prima ed al cubo poi.

Old Fashioned da lacrime agli occhi, Bentley numerati, Superlativo di Fiori, Sottomarini Gialli e per concludere, bellezza su bellezza, l’esperienza Martini che ha stravolto i miei sensi di viaggiatore e le mie passioni di bevitore relegandole in un paradiso di hemingwayana memoria.

L’orgoglio di persone che hanno lasciato l’angusta, ingiusta patria alle spalle, per esportare, ai massimi livelli, genio e sregolatezza Made in Italy.

Un GRAZIE speciale in rigoroso ordine sparso ad Enrico, Giorgio, Luca, Antonio, Lorenza e Cyrielle.

“Per aspera ad astra” ragazzi e naturalmente…CHAPEAU!

ENGLISH

Just back from a barefoot pilgrimage spent in London’s bars and speakeasy, I struggle while unsuccessfully trying to pin down some of the astonishing alcoholic impressions.

I shall kick off at the Nightjar, with the icy, amazingly skillful Martina Breznanova.
With her immaculate look she engages in an heroic-erotic crescendo of quirky, emotional mixology.

Then move to the unfairly famous Artesian Bar where “the Art” is so clearly dependent on the business that it is annoying.

A call in olden days style at the Savoy is pure class.
Hand cut crystal clear ice in a place where the guest is made feeling at the center of a wonderfully retro universe - even if that guest is obsessed with the King Martini and has some eccentric habits such as leaving it to refrigerate for at least 24 hours. GULP!

But the artistic-alcoholic apotheosis was found at the two state-of-art bars of the Connaught Hotel: Coburg and Connaught.
An unexpected welcoming and an insane attention to details. Hospitality to the nth degree.

Old Fashioned, Bentley NO.2, Fleurissimo, Yellow Submarine to die for, and a Gran Finale with the ultimate experience of the Martini Trolley that left my senses and passions - both as a traveller and as cocktails amateur - befuddled, leaving me in a paradise of Hemingway-ean memories.

The pride of people who left an unfair, grievous motherland to refine the genius and the wildness Made in Italy to the highest levels.

Special thanks in a strict random order to Enrico, Giorgio, Luca, Antonio, Lorenza e Cyrielle.

“Per aspera ad astra”, guys. And obviously…CHAPEAU!

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