A.Mazzoleni:"LA SALA DEL BUNGA BUNGA"
Ultimamente mi è ricapitato tra le mani il “Principe” di Macchiavelli ai cui consigli il nostro egoarca sembra aver attinto abbondantemente e con originalità, applicandone perfettamente nella pratica i consigli durante un quasi ventennale esercizio del potere. Purtroppo il nostro principe sembra averne utilizzato solo i principi particolari , spesso quelli peggiori .Soprattutto senza rispettarne la finalità di fondo , quella per cui la filosofia politica di Macchiavelli fu ingiustamente banalizzata e sintetizzata nell’assunto: “ il fine giustifica i mezzi “, mentre trovava un punto di riscatto proprio nel suo fine principale .Si perché, per Macchiavelli , mentire al popolo, vessarlo, ingannarlo o ricorrere ad ogni strumento possibile ,anche alla forza del proprio potere pur di rimanere in sella , era comunque mirato al conseguimento del bene comune. Nel nostro caso invece, tutto sembra subordinato alla mera conservazione del proprio potere o piacere personale ed al tentativo di salvarsi dai processi , quelli che i vari loschi magistrati comunisti che attentano alla costituzione hanno intrapreso nei suoi confronti . Una casta persecutoria di pericolosi sovversivi che minano lo stato democratico,colpevoli perciò di lesa maestà. Davvero un affronto insopportabile ad un re nudo, portatore solo d'amore generoso e carità, salito al trono solo per salvare l’Italia dalla minaccia della dittatura comunista.