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Il reciproco della prevaricazione? La seduzione

Creato il 10 novembre 2010 da Bruno Corino @CorinoBruno

Il reciproco della prevaricazione? La seduzione
Se qualcuno mi chiedesse “quanti modi abbiamo per affermare il proprio Sé sul sé altrui?”, senza esitazione risponderei: tre, vale dire possiamo prevaricare sull’altro, prevalere o affascinare l’altro. Non conosco altri modi. Naturalmente sono tre modi diversi che rispondono a logiche dinamiche completamente differenti: nella prevaricazione compiendo degli atti unilaterali si tende a forzare un limite posto dalla relazione senza domandare nulla; nel prevalere si riconosce quel limite relazionale, ma si tende a modificarlo a proprio vantaggio domandandone il consenso; nell’affascinare invece si tende ad eludere quel limite, facendone emergere uno nuovo, domandandone la complicità. Nel primo caso, s’impone qualcosa a qualcuno: se l’altro oppone una resistenza tra i due soggetti s’apre una lotta o un contrasto. Nel secondo caso, si cerca di persuadere o convincere qualcuno a accettare qualcosa da qualcuno: se l’altro oppone una resistenza tra i due soggetti s’apre una competizione. Nel terzo caso, si suggestiona qualcuno a fare qualcosa: se l’altro oppone una resistenza non accade nulla, vuol dire che il potere suggestivo non ha avuto alcuna presa sull’altro.

Faccio notare che sussiste un rapporto reciproco tra i tre modi di affermare il proprio Sé sul piano della risposta negativa:
1° caso: non si domanda nulla, ma succede qualcosa in caso di risposta negativa (lotta/contrasto).
2° caso: si domanda qualcosa (consenso) e succede qualcosa in caso di risposta negativa (sfida/rivalità/competizione).
3° caso: si domanda qualcosa (complicità), ma non succede nulla in caso di risposta negativa.

Il caso 1° è perfettamente il reciproco del caso 3°
Il caso 2° è un rapporto medio tra il 1° e il 2°: il consenso è qualcosa che sta a metà tra la complicità e la forzatura; anche la sfida è qualcosa che sta a metà tra la lotta e il distacco.
Pertanto, la prevaricazione è il reciproco della seduzione; invece, la competizione è il punto medio tra la prevaricazione e la seduzione. Come due numeri si dicono reciproci quando il loro prodotto è uguale a 1, così accade alla prevaricazione/seduzione: se assegno alla prevaricazione il valore 2, la seduzione avrà come valore ½; dal momento che la competizione è il valore medio allora essa avrà come valore (2 + ½ = 5/2 = 2,5).


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