Il via libera alle consultazioni referendarie ha messo il turbo ai titoli attivi nel campo delle energie rinnovabili.
Tra quelli a maggior capitalizzazione Enel Green Power ha registrato un progresso dell’1,41% a 1,943 euro. Con il no al nucleare la strada per gli operatori delle energie verdi sembra essere in discesa.
Tra gli altri titoli che hanno interessi nell’energia rinnovabile ci sono anche Kerself (+14,28%), Alerion (+3,16%), Kr Energy (+13,52%), Pramac (+12,52%), Ergycapital (+11,04%), TerniEnergia (+3,31%) e Falck Renewables (+1,51%).
Sul versante opposto le utilities, specie quelle attive nel campo idrico interessato da due quesiti referendari. Tra i peggiori c’è infatti Acque Potabili (-6,06%). Sotto pressione anche qualcuna tra le ex municipalizzate.
Proprio sulla base dell’esito del referendum gli analisti di Intermonte hanno deciso di tagliare le loro valutazioni su alcune utilities dell’acqua, in attesa dell’esito del referendum, per cui si prefigura una vittoria dei “Sì”. Il target price di Acea (-1,08% a 7,305 euro) passa da 9,2 a 8 euro, quello di Hera (-0,52% a 1,54 euro) da 1,85 a 1,7 euro e quello di Iren (+0,24% a 1,254) da 1,65 a 1,55 euro. I rating sono stati confermati rispettivamente a “neutrale” per la prima e a “outperform” (farà meglio del mercato) sulla seconda e la terza.
COMMENTI (1)
Inviato il 14 giugno a 02:49
Che quorum per l'Enel Green Power.