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Il regista – biografia non autorizzata di Ingmar Bergman

Creato il 27 settembre 2011 da Soloparolesparse

Uscirà il 6 ottobre Il regista, romanzo di Alexander Ahndoril che arriva in Italia cinque anni dopo l’edizione originale grazie alla Aisara e con l’ottima traduzione di Lena Edh (sul sito dell’editore potete anche leggere alcune pagine per decidere se fa per voi).

Io ho avuto l’opportunità di leggerlo in anteprima insieme a pochi altri blogger e ve lo racconto con piacere.

Il regista – biografia non autorizzata di Ingmar Bergman

Il regista racconta una fetta della vita di Ingmar Bergam dall’interno (quindi non di biografia vera e propria si tratta, ma più che altro di un romanzo con protagonisti persone realmente esistite e avvenimenti realmente accaduti).
Dall’interno del suo animo, ipotizzando di conoscerne emozioni e sensazioni, timori e fantasie, oltre che i segreti della casa del regista.

Lo spicchio di vita attraversa più o meno due anni, il 1962 e il 1963.
Si può risalire al periodo perchè nel romanzo si racconta la realizzazione di Luci d’Inverno, importante film di Bergman, secondo della trilogia dedicata a Dio.

E Ahndoril ci accompagna passo passo nella realizzazione del film… ed il mezzo di trasporto di questo viaggio è l’animo di Bergman.

Seguiamo le difficoltà della scrittura della sceneggiatura, i dubbi, i cambiamenti. Poi voliamo sul set e scopriamo come il regista si muove, il suo rapporto con gli attori (compaiono nel corso della narrazione gente del calibro di Ingrid Thulin, Gunnar Bjornstrand e Gunnel Lindblom).
Ed è curioso scoprire come (forse) Bergman si rapportava al suo lavoro e con i suoi collaboratori.

Ma gli aspetti più interessanti del libro sono quelli privati.
Il suo rapporto strettissimo con la moglie, vera valvola di sfogo e ancora nei momenti più difficili.
E naturalmente quello col padre che è il fulcro di tutta la vicenda.
Si, perchè Luci d’Inverno racconta la storia di un pastore protestante, proprio ciò che era il padre di Bergman e che anche lui avrebbe dovuto essere.
E nel libro viene fuori in maniera evidente la difficoltà di scrivere e girare per raccontare il giusto, il bisogno di avere l’approvazione del padre (più ancora del solito), la necessità di risolvere un rapporto conflittuale che si trascina da anni.

Troverete tutto nel romanzo, capace di coinvolgere e di scoprire gli aspetti più intimi di Ingmar Bergman.
Oh… per la cronaca.
Pare che Bergman lesse il romanzo prima che questo andasse in stampa trovandolo molto buono, per poi cambiare completamente idea solo pochi mesi dopo (e pochi mesi prima della sua morte).


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