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Il regista – Elisabetta Cametti

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Il regista – Elisabetta CamettiTrama

New York, oggi. Veronika Evans è una fotoreporter che ritrae l’umanità emarginata della metropoli. I suoi scatti scioccanti ottengono milioni di visualizzazioni al giorno, decine di migliaia di tweet all’ora: un immenso popolo di follower in mezzo al quale si può nascondere chiunque. Barbara Shiller è una profiler del NYPD, che affronta ogni caso di omicidio con la rabbia di chi deve scontare un tragico errore di valutazione. Intorno a lei, un mondo di uomini a cui vorrebbe far dimenticare la propria bellezza. Poi c’è la puntata di un talk show da Emmy Award andata in onda l’anno precedente, i cui ospiti sembrano candidati a una morte teatrale quanto atroce. Per quella macabra sequenza di omicidi, i primi indagati sono i partecipanti ancora in vita, tra i quali Veronika e il suo concorrente Derek Crane, ma anche un reporter di guerra scomparso da giorni e il conduttore del talk show. Tutti sono sospettati, nessuno è al riparo. Tutti con un alibi forte, e un passato discutibile. Tutti possibili carnefici. Tutti potenziali vittime. Gli indizi si rincorrono, senza mai portare a un movente. 29 ore in countdown: in un’escalation di violenza e terrore si delinea l’ombra di un regista con la sua incredibile strategia omicida, che scriverà una nuova pagina della storia del crimine.

Recensione a cura di Fabio Mundadori

Torna Elisabetta Cametti e, a sorpresa, lo fa con un personaggio completamente nuovo: chi si aspettava il ritorno di Katherine Sinclaire, l’eroina della saga di “ Nel mare del tempo” e “I guardiani della storia” dovrà farsene una ragione, ne “Il Regista” la scena è tutta per Veronika Evans.

Fotoreporter, newyorkese, resa celebre per i suoi scatti che sbattono in faccia alla grande mela quel degrado umano che non finisce mai sotto i riflettori della cronaca o dei talk show, Veronika Evans viene ingaggiata in una lotta contro il tempo da colui che impareremo a conoscere come il Regista.

Le atmosfere sono quelle classiche del thriller, Elisabetta Cametti mette il lettore al centro di quello che a tutti gli effetti è un set cinematografico; gli eventi si rincorrono scanditi dal countdown che in testa a ogni capitolo sottrae il tempo al confronto che vede Veronika e il Regista misurarsi su più livelli, da quello psicologico a quello strettamente personale.

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Il cadavere privato dei bulbi oculari e con il volto nascosto da una reflex ritrovato all’interno di un furgone in un area suburbana di New York all’apertura del romanzo, è solo la prima delle vittime che ne costelleranno le pagine; l’indagine affidata alla Barbara Shiller profiler del NYPD, si rivela fin da subito un rompicapo apparentemente irrisolvibile e viene condotta dalla poliziotta come una sfida nella sfida proprio nei confronti di Veronica che da sospettata si troverà nella scomoda posizione di colei che dovrà fronteggiare la verità.

La narrazione scorre veloce accompagnata da una prosa diretta ed essenziale capace di delineare personaggi e situazioni in poche righe; Elisabetta Cametti, lei sì vera regista, confeziona una storia che non lascia spazio a cadute di ritmo né a pause fino alla soluzione dell’enigma che verrà svelata solo a poche pagine dalla fine.

Ne “Il Regista” troviamo tutto ciò a cui l’autrice ci ha abituati: intrigo, suspense, colpi di scena e il suo “legame” con la lettera K (presente nel nome anche della protagonista di questo romanzo) il tutto unito all’approfondimento psicologico che rende avvincente e credibile la partita giocata tra il Regista e Veronika. E non stupitevi, se dopo l’ultima pagina, davanti all’obiettivo di una reflex non vi sentirete più così tanto tranquilli.

Dettagli

  • Copertina rigida: 382 pagine
  • Editore: Cairo Publishing (12 novembre 2015)
  • Collana: Scrittori italiani
  • Lingua: Italiano
  • ISBN-10: 8860526574
  • ISBN-13: 978-8860526571


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