Stephen Dillane nei panni di Stannis Baratheon
Se George R.R. Martin vuole farci assistere a qualsiasi avvenimento lo deve fare attraverso gli occhi di uno dei suoi punti di vista. Sembra banale, e invece è una realtà che incide profondamente sulla costruzione della saga. Per farci assistere all’incontro fra Stannis Baratheon e suo fratello minore Renly Martin deve portare uno dei punti di vista sul luogo dell’incontro, a meno di non voler creare un punto di vista nuovo. C’è Davos, vero, ma lui è di parte, assolutamente fedele a Stannis, e questa scena ha più effetto se vista con gli occhi di qualcuno che è neutrale, che vede la follia in ciò che sta avvenendo e che non si fa problemi a dirlo. Per questo porta Catelyn sul luogo dell’incontro.
Prima dell’incontro avvenga c’è la descrizione di Capo Tempesta con la leggenda della sua fondazione, e tornano fuori i racconti sui figli della foresta e su Brandon il Costruttore. Colore, certo, per dar vita alla storia, ma io mi domando sempre quanti indizi siano nascosti in questo colore.
L’incontro inizia con schermaglie, con il ricordo di Ned che non era amico di Stannis ma neppure suo nemico. Sarebbe cambiato qualcosa se avessero saputo che Ned intendeva aiutarlo a sedersi sul trono in quanto era convinto che a quel punto lui fosse il legittimo sovrano? Non dico se Ned fosse sopravvissuto, ma se fosse riuscito a inviare la sua lettera prima di essere catturato. Forse Stannis sarebbe stato meno rigido, anche se è difficile immaginare che sia capace di piegarsi un po’ in qualsiasi direzione. Stannis è troppo Stannis per poter essere qualsiasi altra cosa.
Catelyn inizia a farsi qualche conto, suppongo che ora non sia più tanto contenta di aver spinto il marito a seguire il suo re. E mentre lei ragiona i fratelli si scambiano piacevolezze. Il matrimonio di Renly con Margaery, fanciulla che un anno prima lo stesso Renly voleva far sposare a Robert, è una farsa da guitti che porterà la ragazza a rimanere pura perché Renly è gay. Lo avevo già scritto sul blog? Non ricordo, questo scambio di battute è solo uno dei tanti indizi. Poi David Benioff e D.B. Weiss nel Trono di spade hanno enfatizzato la cosa, anche perché loro non sono legati ai punti di vista, ma Martin indica ripetutamente le preferenze di Renly.
Stannis ha una spada luminosa, gli effetti speciali di Melisandre direi che funzionano bene. L’esercito di Renly però è più grande, anche se suo fratello non sembra dar peso alla cosa. A fine incontro si parla di strategie, di movimenti degli eserciti, di Renly che chiede a Loras di aiutarlo a pregare (da quando si dice così?) e di Catelyn che non è esattamente rilassata in attesa del giorno a venire.