Gli elettori del Canton Ticino hanno approvato la legge che vieta la dissimulazione del volto in pubblico (il burqa). Amnesty International ha subito bocciato l’esito della consultazione. “E’ una giornata triste per i diritti umani in Ticino”, ha detto la direttrice della Sezione svizzera dell’organizzazione Manon Schick. Il fascismo, criptico e subdolo, del politicamente corretto (nel caso di specie di Amnesty International), si abbatte ancora una volta con la sua scure liberticida sui diritti umani e civili, sul loro esercizio e sul loro godimento. Schick è una donna, ma dimostra scarso interesse verso le sue compagne di sventura di genere, umiliate ed offese dall’oscurantismo più retrivo e primordiale. Indietro così.