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Il renzismo mostra le prime crepe? I topi saltano giù dal carro che scricchiola?

Creato il 06 ottobre 2014 da Tafanus

Sembra che sia iniziata la "frettolosa discesa" dal carro di Renzi. Per ora, il segnale più vistoso è costituito dalla "strambata" di 180° del Matteo Richetti, tifoso e sodale della prima ora del Matteo da Frignano sull'Arno. Ecco come riporta il fatto il blog dio Concetto Vecchio

Richetti-Matteo
Matteo Richetti è il primo fedelissimo di Renzi che scende dal carro. Dacché è diventato prima segretario e poi premier era stato tutto uno sgomitare per accreditarsi presso il Capo, perché senza Renzi non c’è il Pd, soprattutto senza Renzi non c’è rielezione assicurata in Parlamento.

Richetti ha detto cose molto dure ieri da Lucia Annunziata. Sulla gestione del partito, sulla rotta di governo. Quando ha spiegato che i pionieri della Leopolda sono stati messi ai margini pensava probabilmente a se stesso, dicendo una cosa non vera, perché molti di loro son diventati ministri, governatori o sindaci importanti.

Ma resta il fatto che la parabola di Richetti resta tra le più misteriose del renzismo. Tra quelli della cerchia ristretta era tra i più strutturati politicamente, tra i più accorti, eppure non ha mai avuto né un incarico, né una poltrona, lentamente la sua stella si è spenta, e alle primarie dell’Emilia gli è stato preferito – di fatto – Bonaccini, benché formalmente il passo indietro sia stato motivato dall’inchiesta giudiziaria in corso.

A febbraio Richetti, in un’intervista del Corriere della Sera, spiegò i presupposti ideologici per cui occorreva dare il benservito a Enrico Letta, e portare Renzi a palazzo Chigi: appena dieci mesi dopo il destinatario delle critiche è l’attuale premier. Forse sono obiezioni dettate dal malumore, ma si aggiungono alle tante che Renzi ha ricevuto in questi ultimi mesi, e ci dicono come in questo tempo tutto è diventato fluido, veloce, mutevole: pericolosamente mutevole.
Concetto Vecchio

...pazienza... Renzi è stato il teorico della velocità. Anche quando faceva finta di rispondere online a chi faceva domande, strisciando alla cazzo di cane le dita sulla tastiera, a velocità folle, da campione del mondo di dattilografia. Il Marinetti 'de noantri, quello che "ho fatto in otto giorni quello che gli altri non hanno fatto in otto anni", o se preferite il Renzi che voleva fare una Grande Riforma al mese, che straparlava di "100 giorni" che sono già diventati mille, e che per "l'Italia locomotiva d'Europa" adesso chiede dieci anni".

Renzi ha un bisogno vitale di "yes-men", ma anche di "yes-women", che lo "decorino" sedendogli accanto, ma possibilmente senza fargli ombra. Una funzione "repeat" che è la versione 2.0 del cocorito, che almeno aveva un pregio: dei bellissimi colori.

Queste suffragettes (e questi "suffragetti") che lo leccano da tutti i lati, meritano la nostra riconoscenza. Hanno coraggio, perchè devono adeguare le loro minchiate a quelle che il Renzi "qui dice e qui smentisce" (ma veloce... veloce... per carità!...), e nel far ciò spesso incespicano, vengono fregati in contropiede, fanno ancora "zig" quando già il venditore di pentole sta facendo "zag". 

Ormai questo buffo ometto con pancetta ha invaso tutti i canali e canaletti che Dio ci manda. E quando non c'è lui, ci sono le sue pretoriane. In questo momento sto ascoltando la Mogherini, che per nostra fortuna ha trovato in pochi giorni la soluzione al problema dell'immigrazione dal Nord Africa: basta concordare delle regole col Governo Libico. Poi qualcuno deve averle suggerito sottovoce che "non c'è un governo libico", ma un'accozzaglia di tribù e di etnie. Allora si è rifugiata in calcio d'angolo, aggiungendo: "quando ci sarà un riferimento istituzionale certo".

Brava, Fede. Una soluzione che ci assicura altri vent'anni di non-soluzioni. Ci avverta, quando avvisterà in Libia un "Riferimento Istituzionale Certo". Grazie

Tafanus

 2109/0630/1130


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