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Il respiro dello Yellowstone

Creato il 21 gennaio 2011 da Zonwu
yellowstone vulcano
Che sotto lo Yellowstone National Park ci sia un supervulcano è ormai noto a tutti: una caldera grande 40 x 60 chilometri che ha eruttato oltre 30 volte nel corso degli ultimi 2 milioni di anni.
Ma che il vulcano sotto lo Yellowstone stia "respirando", è forse meno noto.
Ad iniziare dal 2004, gli scienziati che monitorano costantemente il supervulcano hanno notato un innalzamento del terreno; non sarebbe un fenomeno raro o inconsueto, se solo non fosse che in alcuni punti del parco il terreno si è sollevato di 25 centimetri.
Nel periodo compreso tra il 2004 e il 2007, l'innalzamento medio è stato di circa 7 centimetri all'anno, per poi rallentare al ritmo di circa 1 centimetro all'anno. "E' un sollevamento straordinario, perchè copre un'area così vasta, e il ritmo è così elevato" afferma Bob Smith della University of Utah.
I vulcanologi ritengono che ci sia una riserva di magma, posizionata a circa 7-10 chilometri sotto la superficie, che sta generando una spinta tale da creare questi straordinari ritmi di innalzamento del terreno. Niente paura: pare che non ci sia una catastrofe in arrivo.
"All'inizio eravamo preoccupati che questo potesse portare ad un'eruzione" dice Smith, "ma quando abbiamo visto che il magma era ad una profondità di 10 chilometri, non eravamo più così preoccupati. Se fosse stato a 2 o 3 km, saremmo stati molto più preoccupati".
Il respiro dello Yellowstone è un fenomeno noto da tempo, e costantemente monitorato dallo Yellowstone Volcano Observatory dello U.S. Geological Survey, che ha effettuato una mappatura completa delle deformazioni del terreno.
Queste deformazioni, infatti, potrebbero essere i segnali di un'eruzione imminente, in determinate circostanze. Ma, il più delle volte, sono soltanto un fenomeno fisiologico, che si verifica da millenni senza alcuna eruzione.
La camera magmatica dello Yellowstone è costantemente alimentata da roccia fusa proveniente dal mantello terrestre: quando aumenta la quantità di magma, la camera si gonfia, spingendo il terreno verso l'alto. Secondo le analisi dei vulcanologi, nel corso degli ultimi sei anni la riserva di magma è aumentata di 0,1 chilometri cubici ogni anno.
Una volta che il flusso di magma diminuisce, ecco che il terreno torna ad abbassarsi. Questo fenomeno, che possiamo paragonare ad una sorta di respiro, è costante da almeno 15.000 anni: tra il 1976 e il 1984, per esempio, la caldera si sollevò di 18 centimetri, per poi sgonfiarsi di 14 centimetri nel corso della decade successiva.
Attenzione però a non sottovalutare lo Yellowstone: nel corso degli ultimi 2 milioni di anni, ci sono state tre grandi eruzioni (l'ultima delle quali circa 640.000 anni fa), di una potenza tale da far sembrare l'Etna e il Vesuvio dei mortaretti.
Di certo non bisogna lasciarsi prendere da facili timori e catastrofismi, visto che non è ancora ben chiaro cosa succeda di preciso sotto allo Yellowstone. Questo supervulcano fa costantemente sentire la sua presenza con circa 3.000 terremoti ogni anno (un processo che probabilmente serve a rilasciare parte della pressione accumulatasi nella camera magmatica), e occorrerà comprenderlo più a fondo per azzardare previsioni su eventuali eruzioni future.
Yellowstone Has Bulged as Magma Pocket Swells

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