Il suo nome latino significa ‘piccolo re’ e in effetti la stella Regolo domina con il suo fulgore la costellazione del Leone, una delle più belle del cielo serale di marzo. Ma quello che vediamo ad occhio nudo come uno scintillante punto azzurrino è solo l’oggetto più luminoso di un complesso sistema formato da quattro stelle ordinate in due coppie di astri legati da reciproche forze di attrazione gravitazionale. La principale di esse, denominata Regolo A, possiede una massa di circa 3 volte e mezza quella del Sole e dista da noi poco meno di ottanta anni luce. È una stella che ruota a tutta velocità attorno al proprio asse e per questo possiede una forma schiacciata ai poli e allungata all’equatore, dove la materia che la compone si sposta a oltre un milione di chilometri orari. Questa caratteristica produce sensibili variazioni della temperatura superficiale della stella. Ai poli, più vicini al suo nucleo, vengono registrati oltre 15.000 kelvin, mentre nelle zone equatoriali le temperature sono più basse di oltre cinquemila gradi. La compagna di Regolo A non è stata ancora individuata, ma si ritiene da accurate misure spettroscopiche che sia una nana bianca con una massa di circa un decimo della sua compagna e molto vicina ad essa. A completare il sistema stellare quadruplo ci sono Regolo B e C, due piccoli e deboli astri lontani da Regolo A oltre quattromila volte la distanza Terra-Sole.
I consigli per osservare agevolmente la stella Regolo insieme alle costellazioni, ai pianeti e agli altri fenomeni celesti visibili nel cielo del mese di marzo potete trovarli nel video qui sotto.
Fonte: Media INAF | Scritto da Marco Galliani