Il reverendo Jim Jones: suicidio di massa e macabre risate...

L'altra sera guardavo un documentario sul reverendo Jim Jones e il suicidio di massa (più di 900 persone) che quel megalomane figlio di puttana ha provocato a Jonestown, una città da lui stesso fondata insieme alla sua congrega, quando all'improvviso mi sono messo a ridere così di gusto che per poco non mi andavano di traverso i popcorn.
Per un attimo - molto breve a dire il vero - ho pensato: Cristo santo, Tizio, stai guardando il documentario di una strage, datti una regolata... Prima che mi giudichiate un pazzo scatenato, però, lasciate che vi spieghi meglio il perché mi è venuto da ridere. Innanzitutto, non sono così cinico da pensare che ci sia qualcosa di divertente nella sofferenza degli altri (ma forse sarebbe meglio sostituire cinico con psicopatico) ne il pensiero che al mondo ci siano persone così disperate e vuote da credere ai deliri di un folle fino ad uccidere i propri figli sia una cosa che mi metta allegria. E' solo che ad un certo punto del documentario si parla di un miracolo del reverendo Jones e si vede questa vecchia che dice di essere paralizzata alzarsi in piedi e fare un passo, poi un altro, poi un altro ancora e infine ecco che la vecchiaccia si mette a correre come se le fosse spuntato improvvisamente un motore a reazione dal culo... agita le braccia e corre così veloce che ci manca poco che prenda il volo! Insomma, tutta la scena è così ridicola che davvero non ce l'ho fatta a trattenermi. Chiamatelo pure cinismo, se vi pare...  
p.s. La scena che ho appena descritto si trova intorno al minuto 2.40 del filmato qui sotto.