IL RIBELLE
un film di Giancarlo Bocchi
“Come la luce e l’aria, le idee di libertà e uguaglianza penetrano ovunque e nessuna forza può contenerle” (Guido Picelli)
Anteprima cittadina
CINEMA EUROPA
Bologna, sabato 21 aprile ore 18.00
Sabato 21 aprile 2012, alle ore 18.00, verrà presentato, in collaborazione con Anpi Unibo, Lame, Pratello, Corticella e Bolognina, al Cinema Europa, il film di Giancarlo Bocchi “Il Ribelle”.
A seguire incontro con l’autore, Giancarlo Bocchi, e con Alessandra Maltoni, presidente dell’Anpi Unibo e Luciano Michelini, partigiano e presidente dell’Anpi Lame.
Risultato di oltre tre anni di lavoro, d’intense ricerche negli archivi russi, italiani, francesi, spagnoli, statunitensi “Il Ribelle” narra l’avventura di Guido Picelli, strenuo combattente per la libertà e antifascista, un personaggio da riscoprire, che visse da protagonista la storia d’Italia e d’Europa del ’900, che si batté per l’affermazione della giustizia sociale e che si oppose a ogni forma di totalitarismo.
Antesignano di Che Guevara, teorico della “guerriglia”, anticipò di vent’anni la Resistenza opponendosi nel 1922 con le armi al fascismo. Nell’agosto di quell’anno sconfisse con i suoi 400 Arditi del Popolo diecimila fascisti di Italo Balbo, durante i cinque giorni della Battaglia di Parma.
Eletto due volte deputato, nel 1921 e nel 1924, fu il primo sostenitore in Europa dell’idea del “Fronte popolare” e autore di gesti eroici e clamorosi. Il primo maggio del 1924 ridicolizzò il regime fascista inalberando la bandiera rossa sul palazzo del Parlamento italiano per protestare contro l’abolizione della Festa dei lavoratori.
Con le voci di Valerio Mastandrea e Francesco Pannofino, il film di Giancarlo Bocchi racconta la storia di un eroe scomodo, dimenticato, ma attualissimo per le sue idee sociali e politiche, di un “ribelle” la cui morte è rimasta fino ad ora avvolta nel mistero.
“Il Ribelle” è un film indipendente, che vuole riaffermare l’assoluta necessità di una “democrazia delle immagini” contro i “format” preconfezionati di storia, attualmente nelle mani delle multinazionali o dei gruppi televisivi. L’intenso lavoro di ricerca negli archivi di molti paesi ha portato al ritrovamento di numerosi documenti segreti e di filmati inediti, tra questi anche una pellicola del 1914, l’unica che ritrae Guido Picelli.
“Un Che Guevara italiano troppo ribelle per Stalin. Guido Picelli, maestro di guerriglia urbana, dalle barricate di Parma alla Guerra di Spagna.”
(La Stampa)
“Appassionata ricostruzione per parole e immagini d’archivio dell’uomo d’azione che sfidò l’emergere del nazifascismo”
(MYmovies)
“Frutto di molti anni di lavoro, ricerche e scoperte negli archivi (anche audiovisivi) il Ribelle è dunque la prima biografia sul Che Guevara che terrorizzò Mussolini”
(il manifesto)
“La vita e la passione dell’eroe delle barricate di Parma rivive nell’appassionato documentario di Giancarlo Bocchi”
(l’Unità)
Giancarlo Bocchi
Nato a Parma, negli anni ’70 contemporaneamente agli studi Storia dell’Arte all’Università di Bologna, inizia a lavorare, occupandosi d’arte e musica contemporanea.
In quegli anni conosce Man Ray e molti altri grandi artisti del ‘900, incontra alcuni importanti intellettuali e filosofi come Jean Baudrillard e Jacques Derrida, fonda una rivista di arte e una seconda di musica.
All’inizio degli anni ’80 realizza i primi documentari, lavori di videoarte e alcune videoinstallazioni. Nel 1982 gira il documentario: “Guerra alla guerra” con Lawrence Ferlinghetti e Allen Ginsberg. Seguiranno una decina di documentari sull’arte e la cultura (Bacon, Picabia, Malevich e altri) tra i quali quelli realizzati insieme ai maestri del Surrealismo Paul Delvaux e André Masson.
Nel 1988 riceve il premio per la realizzazione della videoinstallazione “L’albero del tempo” al Festrio-Festival del Cinema di Rio de Janeiro e altri riconoscimenti nel campo della videoarte.
Dai primi anni ‘90, dopo diversi viaggi nella Sarajevo assediata, inizia a girare in solitudine documentari su conflitti, guerre e diritti civili. Nel corso degli ultimi 15 anni ha filmato e ha scritto di Afghanistan, Birmania, Bosnia, Cecenia, Chiapas, Colombia, Kosovo, Irlanda del Nord, Libia, Libano, Palestina, Sahara occidentale, Somalia, Tajikistan.
Per i suoi documentari ha ricevuto diversi riconoscimenti: “Mille giorni di Sarajevo” (Primo Premio Arcipelago Film Festival, Roma, 1996) “Sarajevo Terzo Millennio” (Menzione Speciale – Anteprima del Cinema Italiano, Bellaria, 1996) “Morte di un pacifista” (Premio Trieste per il Nuovo Cinema Europeo, Trieste, 1998) “Fuga dal Kosovo” (Nomination al Rory Peck Award, Londra, 1999) “Wars”( Premio Libero Bizzarri per la migliore produzione italiana, 2010)
E’ l’unico documentarista che ha filmato gli ultimi due guerriglieri del ‘900 nei documentari “Viaggio nel Pianeta Marcos” sul subcomandante Marcos e in “Il Leone del Panshir” su Ahmad Shah Massoud, il leggendario comandante afgano.
Nel 2004 realizza il film lungometraggio “Nemaproblema” girato interamente in Bosnia (Premio per la miglior regia all’Alexandria International Film Festival, 2004; Premio Speciale della Giuria al Festival di Annecy, 2004; Menzione Speciale della Giuria al Festival Internazionale di Mannheim-Heidelberg, 2004).
Il suo film documentario “Wars”, girato in Afghanistan, Palestina e Somalia, che uscirà a breve su Rai Storia, ha ricevuto il Premio Libero Bizzarri come migliore produzione italiana del 2011.
Di recente, dopo tre anni di ricerche, ha presentato in anteprima mondiale alla Filmoteca Española di Madrid “Il Ribelle”, un film-documentario su Guido Picelli, antifascista, teorico della guerriglia e antesignano italiano del “Che”.
E’ in montaggio il suo nuovo documentario basato sulla storia di alcune donne, girato in Afghanistan, Cecenia, Sahara Occidentale e Colombia.
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