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Il richiamo delle spade di Joe Abercrombie. Comunicato Stampa

Creato il 18 marzo 2013 da Annare

spadeGargoyle edizioni presenta Il richiamo delle spade di Joe Abercrombie,  il primo capitolo dell’attesissima trilogia epic-fantasy, The first law, in uscita il 28 marzo 2013.

Pubblicato nel 2007 da Gollancz (storica etichetta britannica famosa per essere, tra gli altri, l’editore di George Orwell), il libro riscosse un tale successo di vendite tra i lettori anglosassoni che l’editore britannico vincolò Abercrombie alla pubblicazione dell’intera trilogia per un giro d’affari a 7 zeri. Nel 2008 Abercrombie arrivò finalista al prestigioso John Campbell Award ed è oggi considerato uno dei più promettenti scrittori fantasy della nuova generazione, tanto da essere indicato da George R.R. Martin in persona suo degno erede.

In una terra lontana dove la linea di demarcazione fra Bene e Male sembra perdersi nelle nebbie di lande desolate, imponenti battaglie decidono le sorti del regno. Tra bieche intenzioni, debolezze e gelosie, la corsa al potere sarà spietata e non risparmierà nessuno. Così, quando L’Unione resterà stretta in una morsa letale (nel lontano Nord, un barbaro che si è proclamato Re si appresta a invadere il regno; a Sud, il nuovo Imperatore dei Gurkish sta attuando piani analoghi), tre protagonisti vedranno incrociarsi i loro destini.

Logen Novedita, famigerato e sanguinario mercenario, è particolarmente esperto nell’arte della sopravvivenza. Ora però la sua vita è minacciata dal temibile popolo degli Shanka, suoi nemici giurati. Dopo che il suo villaggio è stato devastato senza pietà, Logen si ritrova a vagabondare nello sperduto Nord. Spinto dal consiglio degli spiriti, si dirige verso Sud per incontrare il grande stregone Bayaz, il Primo dell’Ordine dei Maghi. Insieme partiranno alla volta di Adua, la splendente e civilizzata capitale dell’Unione. Nemmeno là, tuttavia, sarà al riparo dai pericoli.

Il compito di Sand dan Glokta, Inquisitore di sua Maestà, è quello di sgominare i traditori per eliminare il marcio dalla società. Si diletta nel catturare e torturare le vittime che il suo superiore, l’Arcilettore Sult, gli indica per i suoi scopi. Tanto spietato da essere in grado di spezzettare in parti piccolissime il braccio di un uomo, si è trovato da entrambi i lati dell’equazione e ora sa bene sin dove può spingersi la tortura.

Jezal dan Luthar è un giovane bellimbusto dal sangue nobile. Il suo animo pusillanime è agitato da vizi e squallide ambizioni. Tra laute bevute in compagnia degli Ufficiali della Guardia del Re e facili conquiste sessuali, si prepara per il torneo di scherma che si indìce ogni anno ad Adua. Vuoto e superficiale, la sua vita agiata di nobile spocchioso si stravolge quando incontra Ardee West, una ragazza di classe sociale inferiore, che lo irretisce in un amore disperato e viscerale.

Ovunque aleggiano oscuri poteri in grado di incenerire il mondo. Sarà il grande stregone Bayaz ad avere il compito di salvare l’Unione e di contrastare il male con i suoi artefici magici. Ma, in fondo, esiste davvero una linea di demarcazione fra Bene e Male?

Terso come una cronaca, aguzzo come un coccio di bottiglia, spietato come la guerra: lo scrittore Joe Abercrombie non si fa mancare davvero nulla. Inserendosi nel solco della migliore tradizione fantasy (si pensi, ad esempio, all’uso dell’ironia e del cinismo, preziosa eredità di R. R. Martin e alla riattualizzazione del “canone Tolkien”), l’autore abbandona incantesimi e strane creature, in favore di un realismo schietto e disincantato, a tratti comico. Nessuna cronistoria di eroi, dunque, ma la brutale e precisa descrizione di imponenti battaglie. Una narrazione fiume, densa di sangue e di mistero che scorre via senza intoppi, un intenso romanzo dal respiro corale dove i protagonisti tessono astuti piani e a guidarli è un’unica, ferrea logica: quella della guerra.


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